Segui una dieta vegana o vegetariana? Potresti avere maggiori probabilità di avere un ictus

Diciamolo subito: niente allarmismi, si tratta di uno studio osservazionale e non viene indagato il rapporto causa-effetto. Secondo una ricerca britannica condotta su oltre 48 mila persone, una dieta vegana o vegetariana è associata a una migliore salute del cuore, ma anche a un maggiore rischio di ictus.
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Federico Turrisi 11 Settembre 2019
* ultima modifica il 24/09/2020

La notizia arriva dalla Gran Bretagna ed è di quelle che non lasciano di certo indifferente. Il regime alimentare che seguono i vegani e i vegetariani aiuterebbe a prevenire le malattie cardiache ma è anche associato a un rischio maggiore di essere colpiti da ictus. Hai capito bene. È arrivato a questa conclusione un gruppo di ricercatori specializzati in epidemiologia nutrizionale del Nuffield Department of Population Health dell'Università di Oxford.

Gli esperti si sono basati sui dati dello studio EPIC-Oxford (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), un importante progetto di ricerca a lungo termine che si occupa di dieta e salute. In particolare, la ricerca ha seguito per 18 anni un campione di 48.188 partecipanti che non avevano alle spalle episodi riconducibili a cardiopatie ischemiche, ictus, angina pectoris, coronopatie e altre patologie cardiovascolari. Di questi 16.254 erano vegetariani o vegani, 7506 avevano aggiunto alla propria dieta anche il pesce ma non la carne e infine 24.428 consumavano un po' di tutto, inclusa la carne.

Vegani e vegetariani hanno il 20% di rischio in più di soffrire di ictus rispetto a chi mangia carne e pesce

Bene, fuori i risultati. Complessivamente si sono registrati 2.820 casi di malattia coronarica e 1.072 casi di ictus, di cui 300 di tipo emorragico, ossia quando un vaso sanguigno indebolito si rompe e il sangue si accumula nei tessuti cerebrali. I ricercatori hanno notato che chi consumava pesce aveva un rischio di coronopatie inferiore del 13% rispetto ai carnivori, mentre i vegetariani e i vegani avevano un rischio inferiore del 22%. In questi ultimi però è stato riscontrato un rischio di ictus superiore al 20% rispetto a chi consumava carne e pesce.

Attenzione! Si tratta di uno studio osservazionale: questo vuol dire che non si può dimostrare se l'effetto è dovuto alla dieta dei partecipanti o ad altri aspetti del loro stile di vita (per esempio se sono fumatori oppure fanno attività fisica regolarmente e via dicendo). Un possibile collegamento, suggeriscono i ricercatori, potrebbe essere individuato nella carenza di vitamina B12 nelle diete vegetariane e vegane, ma su questo occorrono studi più approfonditi. Il messaggio di fondo è questo: cerca di avere un regime alimentare il più vario possibile, così da garantire all'organismo tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno.

Fonte | "Risks of ischaemic heart disease and stroke in meat eaters, fish eaters, and vegetarians over 18 years of follow-up: results from the prospective EPIC-Oxford study" pubblicato sul British Medical Journal il 4 settembre 2019

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