Sentiva un peso sul cuore da due mesi: i chirurghi gli trovano un tumore di 10 centimetri

Un uomo di 51 anni da due mesi lamentava un peso a livello del cuore che is è poi rivelato un tumore che aveva finito per comprimere anche l’aorta e il polmone di destra. Per rimuoverlo, i chirurghi dell’ospedale le Molinette di Torino hanno sfruttato una tecnica miniinvsiva robotica che utilizza un accesso innovativo finora mai utilizzato in Italia.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 4 Settembre 2024
* ultima modifica il 04/09/2024

Erano almeno due mesi che si sentiva un peso a livello del cuore. Non solo: erano due mesi che si sentiva costantemente mancare il fiato. Era un po’ tempo, insomma, che Mario, un uomo di 51 anni a cui diamo questo nome di fantasia, non si sentiva per niente in forma.

Di fronte alla persistenza dei sintomi lungo tutti questi giorni, Mario si è rivolto ai medici dell’ospedale Molinette di Torino che non solo gli hanno svelato la ragione dietro a questo quadro clinico apparentemente inspiegabile ma, portandolo di corsa in sala operatoria, gli hanno anche salvato la vita.

Il precario stato di salute di Mario, infatti, era dovuto a una massa tumorale di dimensioni notevoli, 10 centimetri per 10, che si era impossessata dell’area sopra il cuore.

Originatosi dal timo, una ghiandola che si trova sopra il cuore, il tumore si era diffuso al punto che aveva finito per comprimere il cuore, l’aorta e il polmone di destra.

La sua rimozione sarebbe stata complessa, così i chirurghi torinesi hanno sfruttato le potenzialità del robot chirurgo, eseguendo l’operazione con una tecnica miniinvsiva robotica che utilizza un accesso innovativo finora mai utilizzato in Italia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri a livello addominale.

Il dottor Paraskevas Lyberis, che ha condotto l’intervento, ha spiegato che la rimozione della massa tumorale è avvenuta sfruttando un accesso sotto lo sterno e due piccole incisioni sotto le coste di circa 8 millimetri, una a destra e una a sinistra.

“La sfida era quella di riuscire ad asportare per intero la lesione senza dover effettuare alcun taglio maggiore sul torace – ha spiegato il dottor Lyberis – L’incisione a livello addominale sopra il diaframma è ancora meno invasiva e meno dolorosa rispetto all'accesso standard a livello toracico, che viene impiegato negli interventi robotici toracici, e permette di asportare masse toraciche anche di notevoli dimensioni senza utilizzare grandi incisioni toraciche”.

Questo, nella fase post operatoria, equivale a un miglior controllo del dolore per il paziente e un tempo di ricovero ancora più breve. Mario infatti è tornato a casa nel giro 1-2 giorni.

Fonte | Città della Salute di Torino

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.