Si dorme sempre meno a causa del caldo e la nostra salute soffre

Il riscaldamento globale influenza la salute del Pianeta, ma anche quella di ognuno di noi. Le notti calde, per esempio, causano problemi a riposare bene e la privazione del sonno ha delle ripercussioni gravi sulla salute di tutti, su scala globale.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 24 Maggio 2022
* ultima modifica il 24/05/2022

Si dorme sempre meno. No, non è causa dello stress o della vita nevrotica, ma del cambiamento climatico.  Un nuovo studio ha dimostrato che l'aumento delle temperature sta erodendo le ore di riposo in tutto il mondo. Ed è probabile che peggiori man mano che il pianeta diventerà ancora più caldo.

La ricerca, pubblicata sulla rivista One Earth, ha svelato che le calde notti rubano in media circa 44 ore di sonno a persona ogni anno. E fanno sì che ognuno di noi abbia circa 11 notti di sonno inadeguato – meno di sette ore in una notte – ogni anno. Come si è giunti a questi dati? Sono stati utilizzati i braccialetti per il monitoraggio del sonno, che hanno permesso di fornire dettagli specifici su un disagio "su scala planetaria”.

Kelton Minor, dell'Università di Copenaghen, in Danimarca, che ha guidato la ricerca, ha dichiarato: "Potrebbe effettivamente essere la punta dell'iceberg, perché è molto probabile che le nostre stime siano prudenti". La ricerca ha esaminato i dati di oltre 47.000 persone sparse in 68 paesi, inclusi paesi come India, Cina, Colombia e Sud Africa, e ha analizzato i loro record di monitoraggio del sonno.

insonnia-giornata-mondiale-sonno

Quando si possono definire calde le notti?  È emerso che quando la temperatura è superiore a 30 gradi, la durata media del sonno diminuisce di almeno 14 minuti. Se i combustibili fossili e altre emissioni ad alta intensità di carbonio continueranno secondo gli standard attuali fino al 2099, i ricercatori prevedono che notti calde potrebbero portare via fino a 58 ore di sonno per persona ogni anno. Il sonno perso può danneggiare maggiormente le donne e le persone anziane, rendendole più vulnerabili alle cattive condizioni di salute.

"I nostri corpi sono altamente adattati per mantenere una temperatura corporea interna stabile, qualcosa da cui dipendono le nostre vite", hanno osservato i ricercatori. "Eppure ogni notte fanno qualcosa di straordinario senza che la maggior parte di noi lo sappia consapevolmente: diffondono calore dal nostro nucleo nell'ambiente circostante dilatando i nostri vasi sanguigni e aumentando il flusso sanguigno alle mani e ai piedi". Questo processo soffre naturalmente quando la temperatura è più calda. Se l'ambiente circostante è troppo caldo, il corpo non riesce a rilasciare tutto il calore che dovrebbe.

Ora immagina uno scenario in cui il riscaldamento globale dovuto ai cambiamenti climatici porta a massicce ondate di caldo e all'aumento delle temperature notturne a livello globale, una situazione in cui la temperatura aumenta di notte ancora più velocemente di quanto non lo faccia durante il giorno. Il risultato: si dorme meno. Dormire meno però non è un piccolo sacrificio insignificante. Perchè?

La privazione del sonno è legata a tutto ciò che è dannoso per il nostro benessere: cattiva salute mentale, ridotto funzionamento del sistema immunitario, pressione alta, diabete, infarto, insufficienza cardiaca o ictus. Anche la produttività subisce un duro colpo: la ricerca mostra che coloro che dormono meno hanno "risultati di produttività, prestazioni e sicurezza significativamente peggiori".

Divario sociale

Il sonno perso a causa del cambiamento climatico lascia il posto anche a un “divario di sonno” che colpisce alcuni più di altri. Una lente di genere mostra che le donne saranno più afflitte e anche l'età sarà un fattore importante: le persone anziane che hanno uno scarso controllo sulla regolazione della temperatura corporea saranno influenzate dalla perdita di sonno. Si deve aggiungere, inoltre, un problema socio-economico: sarà più evidente la disparità con cui  le persone nei Paesi a medio e basso reddito sperimentano la perdita di sonno. Le aree con un accesso minore alle strutture di raffreddamento, come l'aria condizionata e i ventilatori, sperimenteranno cicli di riposo ostacolati su larga scala.

Una limitazione dello studio è la sotto rappresentanza di persone provenienti da Paesi a basso reddito. Le persone incluse erano per lo più uomini ricchi di mezza età, una categoria con maggiori probabilità di avere cicli di sonno ininterrotti. La reale entità del sonno perso è quindi un bilancio più profondo e sono necessarie ulteriori ricerche in particolare in alcune delle regioni più calde del mondo, come parti dell'Africa e del Medio Oriente.

Fonte | "Rising temperatures erode human sleep globally" pubblicato su One Earth pubblicato il 20 maggio 2022.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.