Passare un pomeriggio alle terme può essere un ottimo modo per rilassarsi e per trovare sollievo dallo stress quotidiano, che può rendere le giornate estremamente faticose. Esistono poi strutture che, ai classici percorsi benessere, abbinano trattamenti estetici, massaggi, saune e molto altro. Le acque termali sono indicate per diminuire la tensione muscolare, riducendo i dolori, ma possono essere usati anche per disturbi della pelle, delle prime vie respiratorie o dell’apparato digestivo. Ma in gravidanza si possono sfruttare tutti questi benefici? É un tema delicato perché nel corso dei nove mesi potrebbero esserci dei rischi, che vanno valutati con attenzione. Alcune Spa ti suggeriranno di non sottoporsi a trattamenti o di partecipare a determinati corsi di ginnastica fino ad almeno 12 settimane di gravidanza, mentre altre potrebbero limitare l'accesso alle donne incinte superate le 32 settimane.
Immergersi nell’acqua termale durante la gravidanza può avere diversi benefici. Prima di tutto, può ridurre o attenuare i dolori muscolari, causati dal pancione, e alleggerire la schiena, a livello lombare. I percorsi Kneipp, ovvero passeggiare nelle vasche che hanno acqua a temperature differenti (caldo-freddo) sono indicate alle mamme che soffrono di gonfiore, gambe pesanti e rottura dei capillari. Possono essere utilizzate in caso di disturbi di stomaco e intestino, perché sono ricche di magnesio, che favorisce il transito intestinale. Il medico può proporre la terapia idropinica (ovvero l’assunzione di acque termali) anche in caso di gonfiore alle gambe e ai piedi e di diabete gestazionale, perché dovrebbe abbassare i livelli di glicemia nel sangue.
Per andare alle terme prima di tutto chiedi l’autorizzazione medica. In alcune strutture è addirittura richiesta, ma anche se non c’è una necessità formale, è bene verificare se sono adatte alla tua condizione. É poi importante evitare le vasche o i trattamenti con temperature troppo elevate (mai superare i 38°), perché potresti correre il rischio di ipertermia e di calo di pressione improvviso. Si possono fare gli idromassaggi ma devono essere rapidi e mai con un getto diretto sulla pancia. In generale le donne in gravidanza non si devono trattenere nelle piscine termali per più di 15 minuti. É consigliabile bere molta acqua durante le ore in spa, per evitare il rischio di disidratazione.
Sono diversi i rischi e le controindicazioni del passare delle ore nei centri termali in gravidanza, tra i più comuni ci sono:
Le terme sono controindicate in caso di:
L’idromassaggio, anche se può possa sembrare molto piacevole anche in gravidanza, andrebbe evitato, perché i getti caldi possono surriscaldare troppo il corpo e nello specifico il pancione. É possibile farlo se l’acqua è fredda, ma deve essere un bagno veloce, di circa 10 minuti, ed è fondamentale direzionare l’azione dell’idromassaggio solo sulla schiena.
La sauna e il bagno turco sono da evitare in gravidanza. I trattamenti termici in attesa, in cui si possono inserire anche i bendaggi per il corpo, possono far aumentare la temperatura interna della mamma mettendo lo sviluppo del bambino a rischio di difetti al cervello e al midollo spinale. Ricorda inoltre che il caldo ha una forte azione vasodilatatrice, il che provoca una diminuzione della pressione, che può causare svenimenti. Sauna e bagno turco sono sconsigliati anche durante l’allattamento: l’acqua calda provoca perdita di liquidi e abbassamento di pressione, diminuendo la quantità del latte.
Bisognerebbe evitare di andare alla Spa nelle prime 12 settimane di gravidanza. Il primo trimestre il rischio aborto è abbastanza elevato ed è inutile aggiungere delle attività che potrebbero risultare stressanti per il corpo. Anche se il peso del pancione sarà impegnativo negli ultimi tre mesi, il momento ideale è il secondo trimestre.
Fonte | Humanitas