Si può prendere il sole in gravidanza? Come farlo in sicurezza

Nulla ti vieta di goderti un po’ di mare e di prendere sole in gravidanza. In questa fase della vita, però, devi fare particolare attenzione a proteggerti dai raggi e dal caldo, perché ci sono dei rischi maggiori per la tua pelle e per la tua salute. Quali sono e soprattutto come si possono prevenire serenamente?
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Valentina Rorato 16 Luglio 2021
* ultima modifica il 14/09/2021

La gravidanza non deve impedirti di vivere serenamente la tua estate e di goderti una bella vacanza di sole e mare. È vero però, come abbiamo già raccontato, che il caldo in questo periodo della vita è più difficile da sopportare ed è importante ripararsi sia dagli sbalzi termici sia dai raggi UV.

Puoi prendere un po’ di sole in gravidanza e, ovviamente, un’esposizione curata e moderata non influenzerà in alcun modo  sulla tua gestazione.  Devi però fare attenzione ad alcuni problemi, come gli alti livelli ormonali, che possono stimolare la produzione di melanina e di conseguenza potresti notare che ti abbronzi più facilmente, ma potresti anche scottarti con molta più facilità.

I rischi

Quali sono i rischi dell’esposizione al sole in gravidanza? Prima di tutto, proprio perché hai livelli ormonali più elevati potresti sviluppare macchie scure pigmentate sul viso, chiamate melasma gravidico. È una condizione che tende a risolversi nei mesi successivi al parto, ma potrebbero non andare via così facilmente. Quindi non ti resta che proteggerti adeguatamente dal sole per prevenirne la comparsa.

I danni del sole, inoltre, provocano cambiamenti nel DNA delle cellule della pelle e riducono anche l'efficienza delle nostre cellule immunitarie nel rilevare e combattere i danni stessi. Fai quindi doppiamente attenzione al rischio melanoma.

È poi importante non surriscaldarsi. Ricorda che il bambino, dentro di te, sente caldo, forse ancor più caldo di quello che percepisci tu. Quindi bagnati, mettiti all’ombra ed evita di prendere sole diretto sulla pancia, che può influenzare i livelli di liquido amniotico. Come accortezza potresti indossare un costume intero, invece del bikini.

L'abbronzatura artificiale

Se prendere il sole può avere dei rischi, quello che assolutamente devi evitare in gravidanza (ma il consiglio vale anche per chi non è in dolce attesa) è l’abbronzatura artificiale. Come mai? I lettini abbronzanti riducono il problema del surriscaldamento (perché le sedute sono brevi) ma comportano comunque rischi elevati per la salute della tua pelle. La luce UV di questi strumenti aumenta il tasso di invecchiamento e aumenta sostanzialmente le probabilità di sviluppare un cancro della pelle.

Inoltre, le creme abbronzanti, o lozioni autoabbronzanti, sono un altro argomento sensibile. Il principio attivo di questi prodotti è comunemente il diidrossiacetone (DHA), che viene assorbito attraverso la pelle. E passa anche attraverso la placenta fino al bambino. Ovviamente, la quantità dipende dalle volte che viene applicato. Cerca di moderarne il consumo e non dimenticarti di applicare lo stesso la protezione solare, perché queste creme non forniscono uno schermo dai raggi ultravioletti del sole.

Come prendere il sole

Per prendere il sole devi sempre indossare una buona crema solare con un SPF elevato. Devi poi applicarla più volte al giorno, soprattutto sulle zone esposte. Il consiglio, inoltre, è quello di mettere la crema da marzo a settembre, anche se non sei in vacanza. Puoi applicarla sotto il make up, al posto della classica crema idratante.

Se sei al mare o in piscina, va stesa ogni due ore e subito dopo aver nuotato, sudato e esserti asciugata con un asciugamano. Anche le creme solari resistenti all'acqua non funzionano così bene come si potrebbe pensare. Riapplicare deve essere il tuo mantra estivo.

Se poi sei preoccupata delle sostanze chimiche contenute nella tua crema solare, puoi sostituire i prodotti tradizionali con quelli minerali contenenti titanio e zinco che si depositano sulla pelle piuttosto che essere assorbite. Infine, proteggi il tuo viso indossando un bel cappello e il tuo corpo con indumenti protettivi.

Fonte | Mater Dei

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