Ai tavoli all’aperto dei bar e dei ristoranti, alle pensiline per le fermate dei bus o dei tram, sulle banchine per salire a bordo di treni e traghetti.
Anche qui, molto probabilmente, non si potrà più accendere una sigaretta tradizionale. E nemmeno una elettronica.
Sono i contorni di un nuovo possibile provvedimento su cui sta lavorando il Ministero della Salute e che potrebbe presto vedere la luce.
Già lo scorso gennaio, illustrando in Parlamento le linee programmatiche del suo dicastero, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva annunciato l’intenzione di estendere il divieto di fumo in altri luoghi pubblici, come i parchi in presenza di minorenni e di donne incinte, e di eliminare le sale fumatori nei locali chiusi: ora i tecnici del ministero sarebbero al lavoro per rendere il divieto “totale” anche all’aperto.
In questo modo verrebbe di fatto aggiornata la famosa legge Sirchia che da 20 anni vieta il fumo nei luoghi chiusi. Se il testo fosse approvato così come riportato nella bozza, non si potrà più fumare né svapare nei parchi, all’aperto nei locali e nemmeno mentre si attende un mezzo pubblico. Secondo le indiscrezioni, i divieti riguarderebbero anche i prodotti a tabacco riscaldato.
Non è ancora chiaro se si tratterà di un disegno di legge di iniziativa governativa o se il testo sarà inserito in un altro provvedimento da approvare. Pure i contorni precisi del nuovo stop al fumo sono ancora tutti da scrivere e concordare perché, come puoi intuire, in gioco ci sono interessi economici e posizioni politiche differenti.
La strada, però, sembra ormai tracciata.
Fonte | Ansa