
La quantità di ferro presente nella parte liquida del tuo sangue viene definita sideremia. Si tratta di un valore da tenere sempre sotto controllo dal momento che il ferro è uno degli elementi più indispensabili per il tuo organismo. Gran parte del ferro che introduci con l’alimentazione, infatti, viene utilizzato per produrre l’emoglobina, responsabile del trasporto di ossigeno, e per la fornitura di miogloblina, una proteina presente nei muscoli. Il ferro restante viene conservato all’interno di altri tessuti sotto forma di ferritina e rappresenta la riserva di più facile utilizzo a cui può attingere il tuo corpo. Il test per la sideremia, insieme alla ferritinemia e alla transferrinemia, ti permette di avere un quadro completo sul metabolismo della sostanza nel tuo organismo: valori anomali di sideremia possono essere indizi sul tuo stato di salute e valori di sideremia bassa, per esempio, potrebbero presagire l’insorgenza di malattie infettive o di tumori, che per sopravvivere si nutrono proprio del ferro presente nel tuo organismo.
La sideremia esprime la riserva di ferro nella parte liquida del tuo sangue, detta siero. La sideremia fa riferimento al ferro connesso alla transferrina: la sostanza, infatti, non si trova libera all’interno del sangue ma si lega ad altri costituenti come l’emoglobina o un’altra proteina, la ferritina. Perciò la sideremia individua il valore del ferro “di trasporto” deputato al trasporto dell’ossigeno ai tessuti e alla formazione dei globuli rossi.
Il sospetto di una sideremia bassa può dipendere dalla presenza di una patologia oppure può essere legato a una difetto nell’alimentazione. In questo caso, se la dieta non prevede alimenti in grado di soddisfare il fabbisogno di ferro del tuo corpo, le sue concentrazioni nel sangue scendono, le riserve vengono prosciugate e può sopraggiungere un’anemia da carenza di ferro.
Altre situazioni in cui potresti soffrire di sideremia bassa potrebbero dipendere da:
Una riduzione delle quantità di ferro nel tuo sangue può essere correlata anche all’utilizzo di alcune sostanze come:
Se nel tuo sangue ci dovessero essere valori bassi di sideremia, potresti manifestare dei sintomi specifici. Alcuni sono:
I valori normali della sideremia dipendono da diversi fattori: l’età e il sesso in primis, senza dimenticare però anche circostanze ambientali come l’ora del giorno in cui viene misurata, la presenza di mestruazioni o l’assunzione di farmaci che possono aumentare o andare in conflitto con le concentrazioni di ferro nel sangue. In generale, i livelli della sideremia in un uomo adulto oscillano tra i 60 e i 170 microgrammi per decilitro di sangue, per le donne i valori sono un po’ più bassi e possono essere compresi tra i 50 e i 150mcg/dl.
Il test della sideremia consiste in un prelievo di sangue dopo un digiuno di almeno 12 ore e senza l’assunzione di alcun tipo di integratore di ferro nelle 24 ore prima dell’esame: il ferro, infatti, ha una velocità d’assorbimento elevata che potrebbe dunque alterare i risultati. Come ti accennavo all’inizio, valori anomali di ferro nel sangue possono essere i primi segnali di allarme per anticipare e scongiurare condizioni patologiche più o meno rischiose.
Come puoi immaginare dopo aver letto le cause che possono provocare la sideremia, trattare la carenza di ferro nel sangue significa agire sulla patologia o la condizione che la determina. In generale, quindi, se dopo l’esame della sideremia dovessi trovare dei valori anomali, la prima cosa che devi fare è rivolgerti al tuo medico. A quel punto l’esperto ti potrebbe consigliare altri esami per indagarne l’origine e procedere con il percorso terapeutico. Una buona pratica per cercare di tutelare i valori di sideremia nel sangue è quello di mantenere sempre una dieta corretta, equilibrata e specifica per il tuo corpo che solo un nutrizionista o un esperto può consigliarti.
Fonti | Humanitas; Istituto Superiore di Sanità