Quando parliamo di sindattilia ci stiamo riferendo a una malformazione congenita che colpisce le dita, come il termine suggerisce. Può interessare sia le mani che i piedi, ma nel secondo caso è più rara e soprattutto priva di conseguenze problematiche. Altrimenti, l'unica possibilità di trattamento è l'intervento chirurgico. Proviamo a capire meglio di cosa stiamo parlando.
La sindattilia non è altro che una malformazione congenita, quindi presente fin dalla nascita, caratterizzata dalla fusione di due o più dita della mano o del piede. Questa fusione può interessare solo la pelle o arrivare addirittura le ossa. Nello specifico, si parla di:
Non esiste, probabilmente, una sola causa per la sindattilia. Questa malformazione potrebbe essere provocata da una serie di fattori:
Il primo passo per una diangosi di sindattilia sono l’esame obiettivo e un’anamnesi accurata che permette di capire se il problema è di origine genetica oppure no. Poi si passa all’esame radiologico a raggi X per verificare lo stato della fusione tra le dita e capire se riguarda anche i tessuti ossei e i tessuti cartilaginei. Infine viene richiesto un test genetico.
La cura, o meglio, il trattamento dipende da vari fattori tra cui il tipo di sindattilia, l’età del paziente e quale arto è interessato. Nel caso di sindattilia semplice, di solito, l’impatto è principalmente estetico. Se invece si tratta di un problema a più dita della mano, l'ostacolo diventa funzionale e si rendono necessari quindi uno, o più, interventi chirurgici di correzione.
Fonti| Gruppo San Donato , Ospedale Pediatrico Bambino Gesù