Sindrome di Pandas: quali sono i sintomi di una condizione rara che parte da un contatto con lo Streptococco

La Sindrome di Pandas è una patologia di tipo autoimmune che colpisce i bambini e si verifica a partire da una reazione al contatto con lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A.
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Valentina Danesi 1 Aprile 2022
* ultima modifica il 17/06/2022
  1. La sindrome di PANDAS è un disturbo neurologico che sembra essere associato a infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Colpisce soprattutto i bambini, ma è una patologia ancora poco conosciuta anche perché sembrerebbe essere abbastanza rara. È però importante riconoscerla subito per iniziare i trattamenti in tempo e tenere sotto controllo i sintomi, altrimenti destinati a peggiorare.

Cos’è

La sindrome di PANDAS (Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcus infections) non è altro che un disturbo neurologico e psichiatrico. Interessa soprattutto i bambini tra i 3 e i 12 anni e colpisce circa 10 pazienti ogni 30mila che hanno dovuto affrontare un'infezione da Streptococco beta-emolitico di gruppo A (abbreviato in GAS). Per questo motivo, viene considerata una condizione rara e le informazioni sul suo conto risultano ancora incomplete. Non solo, ma è altamente probabile che tu non ne abbia mai sentito parlare.

Si presume che appartenga alla PANS, ovvero alle Sindromi Pediatriche Neuropsichiatriche a esordio Acuto e sarebbe innescata da una reazione autoimmune all'infezione, dunque a un malfunzionamento del tuo sistema immunitario.

Le cause 

Purtroppo ancora oggi la causa della sindrome di PANDAS è sconosciuta. L’unica ipotesi è che senza preavviso si sviluppi una reazione autoimmune derivante dal contatto dell’organismo con lo streptococco. Per spiegarti meglio: una volta che tuo figlio contrae il GAS, si innesca una risposta scorretta da parte del suo sistema immunitario che viene alterata dalla produzione di auto-anticorpi. Questi si dirigono verso il cervello e lo danneggiano, provocando così i sintomi tipici di questo disturbo.

Un’ipotesi secondaria, e che ancora deve essere approfondita, è che gli antigeni dello streptococco si mimetizzino con quelli di tuo figlio e che quindi inzialmente il suo corpo li percepisca come famigliari, mentre solo in un momento successivo li riconosce come nemici e li attacchi. In ogni caso, quello che si conosce con più certezza è che colpisce principalmente i bambini maschi e che il problema inizia a notarsi dai 3 anni e fino alla pubertà. Le reazioni alle infezioni da streptococco sono rare dopo i 12, ma possono occasionalmente verificarsi anche tra gli adolescenti.

I sintomi

I primi sintomi della sindrome di PANDAS iniziano a mostrarsi dopo circa 4-6 settimane dall'esposizione allo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e trovano la loro massima espressione nell'arco di circa un paio di giorni. I primi segnali sono le classiche manifestazioni del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e/o con tic (movimenti e suoni incontrollati).

Il problema riguarda anche la socializzazione: con il tempo ne risente il bambino e tende a isolarsi. Non dimenticare inoltre che i sintomi talvolta possono anche essere altalenanti e quindi avere fasi di “calma” a cui si alternano altre di acutizzazione. Ma ecco i sintomi nello specifico:

  • Comportamenti ossessivi, compulsivi e ripetitivi
  • Attacchi di panico e ansia
  • Cambiamenti di personalità
  • Irritabilità e urla incessanti
  • Allucinazioni sia di tipo visivo che sonoro
  • Regressione emotiva e dello sviluppo
  • Depressione
  • Problemi di memoria
  • Incapacità di concentrazione
  • Tic e movimenti insoliti
  • Sensibilità alla luce, al suono e al tatto
  • Difficoltà a muoversi
  • Difficoltà a dormire
  • Disinteresse verso il cibo
  • Dolori articolari
  • Enuresi
  • Stato catatonico.

La diagnosi 

Ti diciamo subito che la sindrome di PANDAS è molto difficile da diagnosticare. Per questo motivo, sono stati sono stati stilati dei parametri dagli specialisti come, appunto, la comparsa di segnali di origine ossessivo-compulsiva e in concomitanza di esposizione allo streptococco. La risonanza magnetica cerebrale aiuta a verificare con precisione il volume e la grandezza dei gangli della base. Dopodiché sono comunque necessari altri sintomi per avere una maggiore certezza che si tratti proprio di questa patologia.

La cura

Più che cura in questo caso parliamo di “normalizzazione” dei sintomi neuro-psichiatrici. In sostanza, la cura è la stessa di quella scelta per i disturbi ossessivi compulsivi e per i tic:

  • psicoterapia specifica per riportare a una sorta di normalità i sintomi mostrati dal paziente
  • farmaci come neurolettici e antipsicotici
  • antibiotici
  • immonoglobuline per endovena per evitare l’automazione del sistema.

Fonte| Ospedale Bambino Gesù

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