Sindrome ostruttiva distale: perché l’intestino risulta ostruito?

La Sindrome ostruttiva distale è una patologia che provoca il blocco dell’intestino proprio a causa di un’ostruzione. Ne esistono di diverse tipologie e possono rivelarsi anche molto pericolose.
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Valentina Danesi 11 Aprile 2022
* ultima modifica il 17/06/2022

La sindrome ostruttiva distale, chiamata anche sindrome da ostruzione dell'intestino distale (DIOS), si presenta come un accumulo di materiale intestinale che finisce con il creare un ostacolo al transito del contenuto del tuo intestino e formare una vera e propria occlusione. Proviamo a capire meglio insieme.

sindrome ostruttiva distale

Cos’è

Stiamo parlando di una sindrome, quella ostruttiva distale, che provoca la vera e propria ostruzione dell’intestino con conseguente blocco. Si verifica all'altezza di ileo, cieco o colon prossimale. In queste aree, le normali funzioni della mucosa interna, ovvero quelle di assorbimento, sono ridotte e il materiale che vi transita, come muco e feci, ristagna e si accumula fino a formare un ostacolo. Questo tipo di ostruzione può anche progredire ed evolvere nel giro di poco tempo in infarto intestinale e gangrena. Di norma si verifica prima l'ostruzione venosa, poi quella arteriosa e infine un'ischemia della parete intestinale. Da ultimo, non va poi esclusa una possibile perforazione.

Tieni presente che i soggetti più a rischio sono i pazienti già affetti da fibrosi cistica, una malattia genetica rara che provoca proprio una produzione di muco molto denso e che tende ad accumularsi. Ma potresti avere più probabilità di svilupparla anche se già soffri di insufficienza del pancreas esocrino.

Le cause

Per quanto riguarda le cause della sindrome ostruttiva distale, possiamo operare una sorta di divisione tra:

  • cause meccaniche
  • cause non meccaniche

Per occlusione meccanica si intendono tutte quelle situazioni nelle quali il "tubo" intestinale viene ostruito dall'interno, e quindi in seguito allo sviluppo di neoplasie o della formazione di agglomerati di feci, oppure dall'esterno attraverso patologie partite da altri organi, ma che poi si sono espanse, danneggiando anche l'intestino. Infine, potrebbe trattarsi di un'infiammazione che ha provocato l'ispessimento delle pareti.

Per occlusione non meccanica intendiamo invece quei casi in cui non esiste un vero e proprio ostacolo all'interno dell'intestino, ma la peristalsi intestinale, cioè quell'insieme di movimenti che aiutano il transito del cibo e l'espulsione delle feci, non funziona in modo corretto. Questo può avvenire in alcune situazioni di squilibrio idroelettrolitico, in risposta a malattie sistemiche oppure a malattie in organi che sono situati vicino all’intestino.

I sintomi

I sintomi della sindrome ostruttiva distale possono variare:

  • stipsi grave, quindi congestione intestinale e difficoltà a evacuare
  • diarrea se siamo solo all’inizio della patologia
  • dolore grave e fisso
  • peristalsi con crampi
  • dolore all’addome

Presta attenzione all’intensità del dolore e alla durata perché come avrai capito non devi lasciare che prosegua per troppo tempo.

La diagnosi 

Per una diagnosi di sindrome ostruttiva distale è necessaria un'attenta anamnesi, unita a una radiografia dell'addome per verificare il contenuto dell'intestino. Di solito questi due esami sono già sufficienti per capire cosa stia accandendo e soprattutto come procedere per individuare la causa specifica.

La cura 

Prima di capire la cura per la sindrome ostruttiva distale, è appunto necessario inquadrare la causa specifica. Se l’occlusione non è di tipo meccanico, ad esempio, di solito si opta per una restrizione alimentare, eventuale aspirazione del contenuto gastrico ed endoscopia detensiva.

Se, invece, parliamo di occlusione meccanica, il trattamento sarà nella maggior parte dei casi l’intervento chirurgico con varie soluzioni come: rimozione dell'ostruzione, inserimento di un by pass per superarla o l’impianto di stent, ovvero dei tutori che creano aperture intestinali artificiali.

Fonte| Sifc 

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