Sindrome del tunnel carpale, conosci meglio questo disturbo del polso che può diventare doloroso e invalidante

La sindrome del tunnel carpale è dovuta allo schiacciamento del nervo mediano, che passa attraverso un canale stretto chiamato proprio “tunnel carpale”. Il disturbo può causare formicolio e senso di intorpidimento alle dita, oltre che dolore all’avambraccio e alla spalla. Si tratta di sintomi molto fastidiosi, che se non vengono curati per tempo possono compromettere seriamente la funzionalità della tua mano, costringendoti all’intervento chirurgico.
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Maria Teresa Gasbarrone 5 Settembre 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

La sindrome del tunnel carpale è un disturbo che colpisce quel canale del polso, chiamato appunto tunnel carpale, che è attraversato dal nervo mediano e dai nove tendini che collegano l'avambraccio alla mano e ti permettono di muovere le dita.

Il problema sorge quando il nervo mediano subisce una compressione o viene schiacciato, cosa che può accadere per diverse ragioni. È a questo punto che si presenta la sindrome del tunnel carpale, che può manifestarsi inizialmente con un formicolio ma può diventare anche molto dolorosa e invalidante, tanto che potresti non riuscire ad aprire un barattolo o impugnare un oggetto. Tieni presente che si tratta di una neuropatia, quindi di una malattia che colpisce il sistema nervoso periferico, ossia i nervi. Non va quindi confusa con l'artrosi, che invece è un processo di logoramento delle cartilagini articolari.

Conoscere i sintomi e le cure per la sindrome del tunnel carpale è importante perché si tratta di un problema piuttosto diffuso, soprattutto tra le donne sopra i 40 anni. Soprattutto se svolgi attività lavorative che prevedono movimenti ripetitivi (per esempio se fai il/la cassiere/a), dovresti imparare ad avere cura della salute dei tuoi polsi, magari ricordandoti di fare ogni tanto delle pause per rilassarli e di prestare attenzione alla tua postura.

Cos'è la sindrome del tunnel carpale

Il tunnel carpale è un canale che si trova nel polso, proprio all'ingresso del palmo della mano. Si tratta di uno spazio ristretto, abbastanza affollato, dal momento che, come ti dicevo, da qui passano nove tendini e il nervo più importante della mano, ossia il nervo mediano, che all'uscita del tunnel si distribuisce sulle prime tre dita (pollice, indice e medio) e su parte dell'anulare.

La sindrome del tunnel carpale si verifica per via della compressione del nervo mediano, che è la ragione per cui compaiono sintomi come il formicolio, l'intorpidimento o il dolore vero e proprio che puoi avvertire alla mano ma che può coinvolgere anche il polso, l'avambraccio e la spalla. Le possibili cause di questo disturbo sono molteplici e adesso le vedremo nel dettaglio.

Quali sono i fattori di rischio e le categorie di persone più colpite

A questo punto ti starai chiedendo per quale motivo avviene la compressione del nervo mediano che provoca la sindrome del tunnel carpale. Trovare una causa scatenante non è facile. Spesso è una combinazione di fattori. Il disturbo può essere congenito: banalmente, hai un tunnel carpale più stretto, oppure può essere provocato da traumi (lussazioni, fratture) al polso che causano gonfiore e quindi riducono per il nervo lo spazio in cui passare.

Una maggiore pressione sul nervo mediano può essere data poi anche dall'infiammazione delle guaine che ricoprono i tendini flessori, un problema noto come tenosinovite, che a propria volta causa gonfiore (edema) e favorisce lo schiacciamento.

Possono poi esserci anche ragioni ormonali: in questi casi i fattori scatenanti sono la ritenzione idrica e il gonfiore, tipici soprattutto del periodo della gravidanza e della menopausa. Ci sono infine malattie, come il diabete e l'ipotiroidismo, che fanno crescere il rischio di sviluppare il problema. A livello scientifico, invece, non è ancora stata dimostrata la connessione tra la sindrome del tunnel carpale e i lavori che consistono in movimenti ripetitivi e forzati delle mani e dei polsi.

Conseguenze e complicazioni

Quando la sindrome del tunnel carpale non viene curata, i sintomi tendono ad aggravarsi nel tempo e i danni al nervo mediano possono diventare permanenti. Per evitare che ciò avvenga, è fondamentale rivolgersi al proprio medico quando si avvertono i primi formicolii.

Sintomi tipici della sindrome del tunnel carpale

Se cominci a sentire un formicolio sulle prime tre dita e su parte dell'anulare (le dita raggiunte dal nervo mediano di cui abbiamo parlato sopra), allora dovresti iniziare a fare attenzione, perché questo è uno dei sintomi principali della sindrome del tunnel carpale. Questo avviene soprattutto di notte, in una fase profonda del sonno, quando, senza che ce ne accorgiamo, i nostri polsi assumono una posizione di flessione.

Oltre al senso di intorpidimento e alla perdita di sensibilità nelle dita interessate, un altro sintomo è il dolore alla mano e all'avambraccio, che si può estendere anche a tutto il braccio fino ad coinvolgere anche il gomito e la spalla. Nei casi più gravi, la sindrome del tunnel carpale può compromettere la tua capacità di impugnare saldamente gli oggetti e può rendere più faticose attività normalissime come digitare un testo con la tastiera del computer.

Come si fa la diagnosi della sindrome del tunnel carpale

Una diagnosi rapida è importante se non vuoi che il tuo nervo mediano si danneggi ulteriormente, creando dei seri problemi. Tutto partirà ovviamente da una visita dal tuo medico, che prenderà nota dei tuoi sintomi ed eventualmente ti prescriverà indagini più approfondite.

Per individuare la sindrome del tunnel carpale i medici si avvalgono di test specifici come quello di Tinel o quello di Phalen. Il primo consiste nel farsi picchiettare il polso da uno specialista: se provi del formicolio alle prime tre dita o percepisci una sensazione simile a una scossa, allora la diagnosi più probabile è quella della sindrome del tunnel carpale. Nel secondo invece ti viene chiesto dal medico di tenere gli avambracci in posizione orizzontale e di flettere i polsi con le mani giunte rivolte verso l'alto, come se stessi pregando – si può eseguire anche con le dita rivolte verso il basso -; se dopo un minuto cominci a sentire un torpore alle prime tre dita, è il segno che hai la sindrome del tunnel carpale.

Tra gli esami che il tuo medico potrebbe prescriverti, poi, ci sono anche la radiografia alle mani, che è utile per escludere altre cause che potrebbero provocarti dolore, come artrosi o fratture, oppure l'elettromiografia, che viene effettuata da un neurologo per verificare lo stato di salute del nervo mediano.

Cosa succede se si diagnostica in ritardo?

A breve ti parlerò delle cure disponibili per questo problema, ma tieni presente che se ignori sintomi come il formicolio alle dita o il dolore e la sindrome del tunnel carpale non viene curata, allora il tuo nervo mediano può subire danni permanenti e di conseguenza la funzionalità della tua mano potrebbe ridursi gradualmente, impedendoti di svolgere anche i gesti quotidiani più semplici.

Terapia e prevenzione

Come si risolve la sindrome del tunnel carpale? Ci sono diversi approcci con i quali si può trattare il problema, sappi però che in molti casi, ma non in tutti, sarà necessario ricorrere a un'operazione per guarire definitivamente.

Inizialmente, quando il dolore è intermittente e ancora di lieve entità, il medico provvederà a prescriverti alcuni farmaci che serviranno ad alleviare i sintomi. Gli antinfiammatori non steroidei rientrano in questa tipologia di trattamento, così come i diuretici, che possono ridurre il gonfiore, o i corticosteroidi come il cortisone, da iniettare direttamente nel polso in modo da diminuire il livello di compressione del tuo nervo mediano e rendere i sintomi più sopportabili.

Allo stesso tempo, sarà importante cercare di ridurre i movimenti che svolgi con il polso e la mano colpiti dal disturbo, magari immobilizzando la zona con l'uso di un tutore, che eviterà che il problema diventi più grave.

Se invece la condizione è più critica e i sintomi durano ormai da diversi mesi, allora devi considerare l'intervento chirurgico, che prevede il taglio del legamento che fa da "tetto" per il tunnel carpale. Ci sono essenzialmente due modi per svolgere l'operazione: o l'incisione cutanea o l'intervento per via endoscopica, cioè entrando dentro il tunnel con una piccolissima telecamera e una lametta per tagliare il legamento. In entrambi casi si procede con l'anestesia locale e si arriva all'eliminazione in maniera definitiva del disturbo. Le probabilità che si ripresenti la sindrome del tunnel carpale sono bassissime.

Dopo l'intervento sarà fondamentale la fisioterapia. Infatti puoi anche impiegare mesi per recuperare pienamente la forza e la sensibilità del polso e della mano. Proprio per accelerare il recupero viene spesso consigliato l'uso di un tutore o di una polsiera, soprattutto di notte: come ti ho anticipato, queste apparecchiature infatti permettono di mantenere rilassato il polso e possono esserti utili anche nel trattamento non chirurgico.

Nella fase acuta della patologia, oltre ad assumere i farmaci prescritti dal tuo medico, un rimedio naturale che ti può veramente aiutare è il ghiaccio, con impacchi da avvolgere in un panno e applicare direttamente sulla zona dolorante per 10-15 minuti.

Sia in fase di prevenzione che dopo l'operazione, per contrastare la sindrome del tunnel carpale possono essere molto utili anche alcuni esercizi. Potresti svolgerli direttamente durante le sedute di terapia utili per recuperare la forza e la mobilità della mano o delle dita, oppure anche semplicemente a casa tua: ad esempio, puoi manipolare oggetti di diverse forme, aprire e chiudere le dita ripetutamente, oppure giungere i palmi delle due mani come se stessi facendo una preghiera.

Fonte| Humanitas

(Pubblicato da Federico Turrisi il 3 settembre 2019,
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 5 settembre 2023)

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