Smog e cancro al cervello: esiste un collegamento secondo uno studio canadese

Un team di ricercatori canadesi ha analizzato le cartelle cliniche dal 1991 al 2016 di quasi due milioni di persone e ha notato che con l’aumento dell’esposizione all’inquinamento di 10 mila nanoparticelle per centimetro cubo il rischio di insorgenza di un tumore al cervello cresce di oltre il 10%.
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Federico Turrisi 17 Novembre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

L'aria dei grandi centri urbani e delle zone più densamente popolate è sempre più irrespirabile. Di recente abbiamo visto il caso di New Delhi, dove le autorità sono state costrette addirittura a dichiarare l'emergenza sanitaria. Quello che dovrebbe farti riflettere (e convincerti a lasciare l'automobile parcheggiata in garage) è il fatto che di inquinamento si muore: secondo i dati dell'ultimo rapporto sulla qualità dell'aria pubblicato dall'Eea, l'Agenzia europea dell'ambiente, l'esposizione all'inquinamento atmosferico ha causato circa 372 mila morti premature nell'Unione europea nel 2016.

Una ricerca canadese, pubblicata sulla rivista scientifica Epidemiology, ha preso in esame le cartelle cliniche dal 1991 al 2016 di 1,9 milioni di canadesi adulti e le ha confrontate con i livelli d'esposizione all'inquinamento. Ebbene, gli scienziati sono arrivati alla conclusione che le nanoparticelle emesse da fonti inquinanti, come i veicoli alimentati a diesel o benzina, possono rappresentare un fattore di rischio per l'insorgenza di uno dei tumori più temuti, ossia il cancro al cervello. In un anno l'aumento di 10 mila nanoparticelle per centimetro cubo farebbe crescere il rischio di formazione di un tumore cerebrale di oltre il 10%.

La spiegazione sta nel fatto che il particolato fine, cioè le cosiddette polveri sottili – non solo il Pm10, che è costituito da particelle dal diametro uguale o inferiore ai 10 millesimi di millimetro, ma anche polveri di dimensioni ancora minori, come il Pm2.5 – sono in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e quindi di arrivare fino al tuo cervello, trasportando sostanze potenzialmente cancerogene. Precedenti studi avevano già messo in evidenza i possibili danni dell'inquinamento proprio a livello mentale.

Sebbene si tratti di uno studio epidemiologico molto ampio, è sbagliato affermare che è stato stabilito il nesso causale tra cancro al cervello e smog. La correlazione osservata è però un valido indizio ed è importante, fanno notare gli autori dello studio, che le ricerche sull'argomento proseguano. Nel frattempo sarebbe opportuno che le pubbliche amministrazioni intraprendano azioni veramente efficaci per cercare di ridurre lo smog.

Fonte | "Within-City Spatial Variations in Ambient Ultrafine Particle Concentrations and Incident Brain Tumors in Adults" pubblicato su Epidemiology il 6 novembre 2019

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