Se anche tu sei uno di quelli che soffre l’auto e alza la mano quando c’è da scegliere chi siederà sul sedile anteriore, sappi che potrebbe esserci una soluzione. Come per tante altre situazioni, la risposta è l’allenamento. Ma non del copro, bensì del tuo cervello. Attraverso degli speciali esercizi visuospaziali, il cervello può infatti essere allenato per ridurre la cinetosi, il classico mal di viaggio che puoi provare in auto o in nave leggendo o lavorando o guardando un film. Lo spiega una nuova ricerca dell’Università di Warwick pubblicata su Applied Ergonomics.
I ricercatori inglesi hanno sottoposto un gruppo di pazienti a un esperimento con un simulatore WMG 3xD per imitare la sensazioni essere passeggeri durante un viaggio in auto su strada. In sostanza, hanno ricreato le stesse condizioni che potrebbero verificarsi in un domani non troppo lontano in cui potremmo davvero avere macchine a guida autonoma.
Poi hanno misurato la cinetosi durante la prima corsa iniziale e attraverso una sorta di "scala rapida" del disturbo hanno acquisito i sintomi del disturbo in tempo reale. Finito l’esperimento tutti i partecipanti hanno completato varie attività di formazione visuospaziale con carta e penna, una volta al giorno per 15 minuti, per un periodo di due settimane. Si è trattato di esercizi come osservare un modello di scatole e identificare quale immagine su tre fosse l'originale ruotata, piegare fogli di carta e test di comprensione dei modelli spaziali.
Finito il periodo di “allenamento”, sono tornati per un'altra valutazione della cinetosi ed è stato registrato che il disturbo risultava ridotto del 51% nel simulatore di guida e del 58% nella prova su strada.
Secondo gli autori, il loro studio potrebbe aprire la strada per la creazione di percorsi e metodi sempre più brevi e veloci per aiutare le persone a superare la cinetosi. L’idea, spiega, è avere puzzle di allenamento del cervello su un tablet o altre forme di “allenamento” che possano alleviare il disturbo non solo legato all’auto ma anche il mal di mare per il personale o i passeggeri.
Fonti | "A novel method for reducing motion sickness susceptibility through training visuospatial ability – A two-part study" pubblicata sulla rivista Applied Ergonimics; Università di Warwick