Spettro autistico: qual è il significato e quali disturbi comprende

Si parla spesso di autismo riferendosi però in realtà a un insieme più complesso di disturbi, definiti Disturbi dello spettro autistico. Si tratta di condizioni che interessano un individuo su 160 a partire dalle prime fasi dell’infanzia, e possono variare in modo consistente a seconda delle caratteristiche personali di ciascuna persona.
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Sara Del Dot 6 Aprile 2019
* ultima modifica il 30/03/2021

Quando ti imbatti in una persona che manifesta caratteristiche molto particolari come ad esempio palesi problemi nell’interazione sociale, difficoltà nella comunicazione verbale e comportamenti stereotipati e ripetitivi, tendi a indicarla semplicemente come “autistica”.

Non tutti sono però consapevoli del fatto che l’autismo si inserisce in un insieme più grande e complesso di disturbi che interessano lo sviluppo cerebrale dell’individuo, chiamati Disturbi dello Spettro Autistico (ASD, Autistic Spectrum Disorder) o Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Questo insieme comprende, oltre all’autismo “classico”, disturbi come la sindrome di Asperger, il disturbo di Rett, il disturbo disintegrativo dell’infanzia e il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato (PDD-NOS). Si tratta di condizioni leggermente diverse in cui sono individuabili caratteristiche comuni, come quelle citate in precedenza, che cambiano a seconda della persona colpita.

Infatti, l’espressione “spettro autistico” si riferisce proprio al fatto che il disturbo colpisce ciascuna persona in modo differente, con sintomi più o meno gravi a seconda dell’individuo interessato.

I disturbi dello spettro autistico interessano circa un bambino su 160, e sembra che nel 50% dei casi una persona affetta da un ASD presenti anche una disabilità intellettiva. Sebbene tutti questi disturbi siano costantemente analizzati e studiati, non sono ancora chiare le cause della loro insorgenza, ma la comunità scientifica tende a ricondurne la genesi a problematiche da cui si è colpiti nelle prime fasi dell’infanzia.

Fonti | Istituto Superiore di Sanità, Epicentro, il portale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica

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