Quando ti imbatti in una persona che manifesta caratteristiche molto particolari come ad esempio palesi problemi nell’interazione sociale, difficoltà nella comunicazione verbale e comportamenti stereotipati e ripetitivi, tendi a indicarla semplicemente come “autistica”.
Non tutti sono però consapevoli del fatto che l’autismo si inserisce in un insieme più grande e complesso di disturbi che interessano lo sviluppo cerebrale dell’individuo, chiamati Disturbi dello Spettro Autistico (ASD, Autistic Spectrum Disorder) o Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Questo insieme comprende, oltre all’autismo “classico”, disturbi come la sindrome di Asperger, il disturbo di Rett, il disturbo disintegrativo dell’infanzia e il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato (PDD-NOS). Si tratta di condizioni leggermente diverse in cui sono individuabili caratteristiche comuni, come quelle citate in precedenza, che cambiano a seconda della persona colpita.
Infatti, l’espressione “spettro autistico” si riferisce proprio al fatto che il disturbo colpisce ciascuna persona in modo differente, con sintomi più o meno gravi a seconda dell’individuo interessato.
I disturbi dello spettro autistico interessano circa un bambino su 160, e sembra che nel 50% dei casi una persona affetta da un ASD presenti anche una disabilità intellettiva. Sebbene tutti questi disturbi siano costantemente analizzati e studiati, non sono ancora chiare le cause della loro insorgenza, ma la comunità scientifica tende a ricondurne la genesi a problematiche da cui si è colpiti nelle prime fasi dell’infanzia.
Fonti | Istituto Superiore di Sanità, Epicentro, il portale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica