La stenosi uretrale consiste nella presenza di un restringimento del lume uretrale, fino a costituire un ostacolo per la fuoriuscita dell'urina. La causa è la crescita anomala di tessuto cicatriziale a livello della parete spugnosa dell'uretra, ma cosa provochi questo problema ancora non è stato determinato con precisione. Proviamo a conoscere meglio questa patologia.
Iniziamo capendo cosa sia l’uretra. L'uretra è quel canale che collega la vescica con l'esterno del nostro corpo permettendo all’urina di fuoriuscire. La stenosi uretrale è l’occlusione, o il suo parziale restringimento, in un punto del suo “percorso” verso l’esterno con conseguenti problemi durante la minzione e possibile comparsa di infiammazioni. La causa non è altro che la formazione di una massa di tessuto cicatriziale che va a restringere il passaggio nei pressi delle prostata oppure verso lo scroto.
Dobbiamo specificare che non sempre si riesce a capire quale sia la causa che dà origine al problema. A volte è di tipo infettivo, altre volte invece traumatico (ossia dovuta a incidenti), o ancora conseguente a manovre strumentali come cateterismo, uretroscopia, cistoscopia, interventi urologici.
Ecco quindi una lista breve e semplice di tutti i possibili motivi per cui si può soffrire di questo problema:
Ma come puoi accorgerti di soffrire di questo problema? I sintomi più comuni della sclerosi uretrale sono:
Altri sintomi che si possono manifestare e che indicano una condizione più seria quindi un aggravamento:
E quali complicanze possiamo avere se ignoriamo il problema?
Una visita dall’urologo è sicuramente quello che serve per una diagnosi accurata e di solito è sufficiente per capire il problema. Qualora lo specialista avesse ancora dei dubbi ti facciamo una breve lista degli esami che possono essere prescritti.
Non sono altro che semplici tamponi, simili a quelli vaginali o che abbiamo fatto tutti durate il Covid, e servono per rintracciare eventuali patogeni in corrispondenza delle urine e delle basse vie dell’apparato urinario. Nel caso venissero trovati, di solito si sceglie una terapia a base di antibiotici.
Esame che si effettua grazie ad una sonda inserita fino all’uretra e che serve per capire il grado di serietà della stenosi.
Si tratta di un esame semplice ma un po’ particolare e capirai perché. Il paziente deve urinare in un contenitore a cui è collegato un computer che serve per verificare i valori del flusso urinario e e segnalare una possibile riduzione della forza del flusso.
Un esame che grazie all’uso del mezzo di contrasto serve per verificare lo stato di uretra e vescica. Può essere “retrograda” o “anterograda" e il discrimine è il punto dell’uretra in cui viene iniettato il contrasto, se nel canale uretrale o fino alla vescica.
Lo si fa in anestesia, introducendo attraverso il meato un uretroscopio che permette di studiare le condizioni interne dell’uretra e delle pareti uretrali, informazioni fondamentali in vista della scelta dell’intervento chirurgico più appropriato.
Possiamo dividere le cure disponibili in due tipologie: farmacologica e chirurgica.
La cura farmacologia prevede l’uso di antibiotici che permettano al canale di ristabilirsi ed eliminare eventuali batteri presenti.
L’approccio chirurgico serve per sistemare il canale uretrale, se la serietà della stenosi l’ha alterato o rovinato e questa operazione si chiama uretrotomia. Ci sono vari approcci tra cui la dilatazione uretrale o la correzione chirurgica dell’uretra o, ancora, lo stent uretrale. L’uretrotomia può essere a “lama fredda” o a “laser”. L’approccio è lo stesso, si entra con una telecamera e arrivati al restringimento si incide o con una piccola lama apposita o, nel secondo caso, a caldo con il laser.
Fonti| Clinica Cellini, Policlinico Sant’Orsola