“Possiamo cominciare a pensare alla fase 2”. Ovvero un periodo di tempo in cui i numeri dei positivi, così come quello dei decessi, continueranno gradualmente a scendere. Se davvero ci stiamo avvicinando l’uscita dal tunnel, sarà comunque un processo lungo che non potrà avvenire da un giorno all’altro per questo dovremo comunque continuare a convivere con il Coronavirus ma con sempre più spiragli di normalità all’orizzonte.
Ci siamo quasi, insomma. l’Aveva già annunciata il presidente dell’istituto Superiore di Sanità Brusaferro con grande cautela perché il rallentamento del virus aveva appena dato i primi segnali e non serviva perciò mettere le mani troppo avanti. Poi i numeri hanno riconfermato il trend e allora la fase 2 ha acquisito un po’ più di concretezza. Tanto che l’imminente arrivo l’ha annunciato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella diretta Facebook sottolineando però che dare date o certezze temporali, al momento, non è ancora possibile. dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica. Il ministro della Salute Roberto Speranza, poi, ha spiegato a Repubblica quali sono le strategie concrete da mettere in atto per massimizzare la fase 2: mascherine, distanziamento sociale, ospedali Covid, tecnologie e potenzialmente della sanità locale.
Una volta che le misure saranno rispettate, che il famoso R0 sarà sceso sotto la soglia dell’1 e che la diffusione del virus sarà così azzerata, si passerà alla fase tre: quella della ricostruzione e del rilancio dell’Italia e di tutti noi.
Quello annunciato dal ministro Speranza è un vero "Piano Sanitario" che nella sua fase 2 prevede cinque punti imprescindibili. Servirà necessario rispettarli perché, ha spiegato il premier Conte, questa fase “porterà piano piano all’allentamento delle misure e all’uscita dall’emergenza”. I cinque punti della fase due sono:
Solo quando questa convivenza con il virus sarà risultata efficace, allora si potrà parlare della fase tre. Ovvero quando l’R0, quindi la capacità del virus di contagiare uno o più individui, sarà tornata sotto la soglia dell’1, che ne certifica appunto il quasi totale azzeramento.
A quel punto potrà iniziare la fase tre. Come ti ho accenna prima, non ci sono date di scandenza, di inizio o di fine per nessuna delle due fasi. Conte, comunque, ha specificato in che cosa conserte la fase tre, la più bella: “La fase 3 è l’uscita dall’emergenza e il ripristino della assoluta normalità delle attività lavorative e sociali. È la fase della ricostruzione e del rilancio della nostra vita sociale ed economica”.
Fonti | Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; Protezione Civile