C'è un'ottima notizia per tutte le persone affette da Aids e per i loro partner: uno studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, conferma una volte per tutte che non c'è rischio di contagio attraverso i rapporti sessuali, se si stanno assumendo farmaci antiretrovirali. Attenzione, questo non significa che tu possa fare a meno del preservativo a cuor leggero, ma che le possibilità di trasmissione sono prossime allo zero, quando chi è malato rimane aderente alla terapia.
Sono circa 20 milioni i pazienti che al momento fanno uso di farmaci antiretrovirali. Si tratta di prodotti che portano all'eliminazione del virus dell'Hiv (Human Immunodeficiency Virus) dal plasma, cioè dalla parte liquida del sangue. Questo significa che l'agente patogeno rimane annidato nel sistema linfatico e nei linfonodi, ma perde gran parte della sua carica infettiva e della sua capacità di replicarsi. Se infatti non esiste una cura vera e propria contro questa sindrome, la terapia utilizzata al momento riduce al minimo il rischio di trasmissione, attenua i sintomi e provoca la diminuzione del numero di microorganismi patogeni in circolazione nel corpo. Insomma, è l'unico modo che esiste per prevenire l'Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome), cioè la fase della malattia conclamata.
In passato, altri studi avevano già dimostrato che, in coppie eterosessuali dove uno dei due partner era sieropositivo e faceva uso da un certo numero di anni di medicinali di questo tipo, le probabilità di contagio erano praticamente inesistenti. La nuova ricerca ha però preso in considerazione 972 coppie di uomini omosessuali, ovvero i soggetti più a rischio. Sono state monitorate per per otto anni e in questo arco di tempo non è stato registrato nessun passaggio del virus da un partner all'altro.
"I nostri risultati forniscono prove conclusive del fatto che il rischio di trasmissione dell'Hiv attraverso il sesso anale quando viene soppressa la carica virale è effettivamente pari a zero – ha commentato la dottoressa Alison Rodger, professoressa di Malattie infettive presso l'University College of London e prima autrice dello studio – Questo potente messaggio può contribuire a porre fine alla pandemia di Hiv impedendo la trasmissione del virus e combattendo la discriminazione subita da molte persone sieropositive".
Come ti avevamo già spiegato su Ohga, a proposito del secondo paziente guarito da Aids, si tratta di un problema che riguarda circa 37 milioni di persone in tutto il mondo, ma solo la metà di loro ha accesso alle cure e ai trattamenti. Questo dimostra come sia ancora più necessario mettere i farmaci a disposizione di tutti, in modo da ridurre le possibilità di contagio e migliorare la vita dei pazienti.
Fonte| "Risk of HIV transmission through condomless sex in serodifferent gay couples with the HIV-positive partner taking suppressive antiretroviral therapy (PARTNER): final results of a multicentre, prospective, observational study" pubblicato su The Lancet il 2 maggio 2019