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Tachipnea: che cosa significa l’aumento della frequenza respiratoria e quali sono le sue cause

La tachipnea è un aumento significativo della frequenza respiratoria. Può indicare sia uno stato fisiologico che essere sintomo di qualche patologia: esaminiamo insieme le possibili cause e vediamo cosa fare.
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10 Febbraio 2022 * ultima modifica il 11/02/2022

La tachipnea potrebbe rivelarsi uno stato fisiologico normale ma potrebbe anche indicare la presenza di diverse patologie, per questo motivo è molto importante non ignorarla e contattare subito il proprio medico.

Tachipnea

Significato

Il termine tachipnea deriva dalle parole greche tachỳs (veloce) e pnèa (respiro) e sta ad indicare un aumento sensibile e incontrollato della frequenza respiratoria: la norma della frequenza degli adulti rientra tra i 12 e i 16 atti respiratori al minuto, mentre nei bambini il numero può essere più elevato. In caso di tachipnea la frequenza degli adulti supera i 20 atti, mentre nei bambini può superare anche i 40 e nei neonati i 60 atti al minuto.

La tachipnea viene anche chiamata polipnea, termine che sta ad indicare per l’appunto un aumento dei volumi dinamici polmonari. Non è da confondere con l’iperventilazione, che si riferisce ad un aumento di frequenza respiratoria ma con respiri profondi, mentre la tachipnea è caratterizzata da respiri superficiali. Per questo motivo i pazienti possono sentire la sensazione di non accumulare aria a sufficienza e di essere a corto di fiato, e le labbra o le dita potrebbero assumere sfumature bluastre.

La tachipnea transitoria del neonato, invece, è un problema dell’apparato respiratorio che può manifestarsi subito dopo il parto: può essere causata da un grado di smaltimento ridotto del liquido polmonare fetale, che causa quindi una difficoltà respiratoria. Anche i neonati in questa condizione possono presentare una sfumatura bluastra nei dintorni della bocca, e retrarre visibilmente il torace durante la respirazione, che appare difficoltosa. Questa condizione si ritrova soprattutto nei neonati nati prima del normale termine di gestazione, in circa in 1 su 100.

Cause

La tachipnea, come già riportato, non ha necessariamente una causa patologica: uno stato fisiologico normale di tachipnea avviene, ad esempio, a seguito di esercizio fisico, a seguito di soffocamento, o quando un corpo estraneo blocca le vie aeree.

Tra le cause patologiche di tachipnea, invece, possiamo elencare:

La tachipnea potrebbe, tuttavia, essere una manifestazione di svariate altre patologie che solamente uno specialista può aiutare ad individuare, pertanto è indicato rivolgersi ad un medico se si riscontra presenza della stessa.

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Cura

Ti ho già segnalato l’importanza di contattare un medico in caso di tachipnea, soprattutto se si riscontra per la prima volta, in quanto potrebbe indicare la presenza di condizioni molto diverse fra loro, tra cui patologie gravi. È indicato rivolgersi subito ad uno specialista se si riscontrano diversi fattori, fra cui:

  • sfumature bluastre della pelle, labbra, gengive o unghie;
  • dolore al petto;
  • respirazione che accelera rapidamente;
  • febbre.

Una volta contattato, il medico effettuerà i dovuti controlli, e il trattamento varierà ovviamente in base alla causa che determina la tachipnea. Nei pazienti con asma, BPCO o patologie respiratorie si potrebbero prescrivere farmaci inalatori con capacità dilatatorie, per agevolare la condizione, ma non esistono trattamenti definitivi che risolvano il problema.

In presenza di polmoniti batteriche potrebbero essere necessari antibiotici, mentre nei casi di polmoniti causate da virus ci si baserà principalmente sui farmaci dilatatori delle vie aeree e terapie di supporto.

La tachipnea causata da stati d’ansia potrebbe trarre giovamento dall’assunzione di farmaci ansiolitici e rilassanti, ovviamente prescritti da un medico. Nela gestione della tachipnea, soprattutto in situazioni d’ansia, può essere utile sforzarsi di cercare di respirare più lentamente e in modo più profondo, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca.

Nei casi di tachipnea transitoria del neonato potrebbe essere necessario il ricovero in terapia intensiva per un periodo e l’apporto di ossigeno extra.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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