Test di massa e certificati di immunità: ecco come si potrebbe riaprire il Paese

Una vasta ricerca mira a individuare i soggetti che hanno sviluppato gli anticorpi contro il Covid-19 in Germania e che quindi potrebbero riprendere l’attività lavorativa. L’obiettivo è far ripartire il prima possibile l’economia tedesca, limitando i danni causati dalla pandemia.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Federico Turrisi 31 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Non senti parlare di altro ormai da settimane: l'avanzata del coronavirus SARS-CoV-2 sembra inarrestabile in tutto il mondo. Oltre al numero di morti e di ricoveri in terapia intensiva, spaventano anche le enormi ripercussioni economico-sociali di questa emergenza sanitaria globale. Le misure di contenimento adottate dai vari paesi, inclusa l'Italia, avranno costi molto elevati e una discesa del Pil (Prodotto Interno Lordo) per il 2020 è inevitabile.

Per cercare di limitare i danni la Germania, uno dei paesi europei con il più alto numero di contagiati ma il minore numero di vittime per il coronavirus, sta valutando di fare test sierologici a tappeto sulla popolazione per capire chi ha sviluppato gli anticorpi (e dunque dovrebbe essere immune al Covid-19) e potrebbe essere già in grado di uscire di casa e di tornare al lavoro.

Come riporta il settimanale tedesco Der Spiegel, il progetto sarà coordinato dal Centro Helmholtz per la ricerca sulle malattie infettive di Braunschweig. Se il governo dovesse approvarlo, si comincerebbe a preparare un primo campione di test su 100 mila persone: basta un prelievo di sangue. Se vengono trovati gli anticorpi, alla persona verrà rilasciato una sorta di "certificato di immunità" con il quale potrà non seguire le restrizioni governative e tornare all'attività lavorativa. L'obiettivo è molto chiaro: facilitare il ritorno alla normalità dopo il lockdown e rimettere in moto l'economia.

L'idea è tutt'altro che stravagante e comincia a farsi largo anche qui in Italia. In occasione della conferenza stampa della Protezione Civile di ieri, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha accennato a un'ipotesi di questo genere: "Si sta lavorando per la validazione dei test sierologici, che saranno importanti per definire la percentuale nelle diverse aree geografiche del nostro paese di soggetti che presentano nel loro sangue degli anticorpi neutralizzanti, i più efficaci nella risposta contro il virus. Ciò aiuterà a determinare qual è stata la diffusione del Covid-19 e anche a ottenere informazioni utili sull'immunità di gregge, magari utilizzando queste informazioni per elaborare strategie per far ripartire il paese".

Fonte | Der Spiegel

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.