Tigna del corpo: come riconoscerla e da cosa è causata

Ha un nome un po’ strano, quasi arcigno, ma si tratta di un semplice fungo della pelle che quando la attacca è colpevole di causare chiazzare rosee o rossastre, tondeggianti e che si squamano. La cosa importante è riconoscerla, perché puoi curarla tempestivamente ed evitare di contagiare altre persone.
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Valentina Danesi 19 Maggio 2021
* ultima modifica il 25/08/2023

La tigna del corpo (o tinea corporis) è un'infezione provocata da una specie particolare di funghi e colpisce essenzialmente la pelle. In realtà il bersaglio specifico di questi dermatofiti è la cheratina, una proteina che si trova appunto nella tua pelle, ma anche in peli, capelli e unghie. Proviamo allora a capire meglio come riconoscerla e come si possa curare.

tigna del corpo

Cos’è

Hai mai sentito parlare di dermatofiti? Sono dei funghi che se attaccano la pelle possono provocare un'infezione, chiamata appunto correttamente tinea corporis (o anche tigna della pelle). Ma come puoi capire se ce l’hai? Potrai notare delle chiazze rossastre tondeggianti e che tendono a squamarsi, con una zona centrale più chiara e un bordo che tende ad alzarsi. Potresti avvertire anche del prurito, ma non tutti i pazienti lo accusano.

I sintomi

Il sintomo principale è appunto la formazione di chiazze rossastre, che vedrai spuntare più facilmente nelle zone glabre della tua cute, ossia in tutte quelle parti del tuo corpo che hanno meno peli. Il colore delle macchie passerà da essere un rosa acceso a una sfumatura sempre più chiara a mano a mano che va incontro alla guarigione. Un aspetto curioso di queste manifestazioni, e legato alla loro tipica forma concentrica, è il fatto che a volte il processo infettivo potrebbe essere attivo anche solo al centro della chiazza non nelle sue parti più esterne.

Come ti anticipavo prima, poi, alcune persone lamentano anche prurito. Se è il tuo caso, fai attenzione a grattarti. E questo non solo perché potresti causare nuove infezioni, ma anche perché potresti trasportare le spore del fungo in altre parti del corpo. Infine, tieni monitorato lo stato delle macchie, perché può accadere che compaiano anche vescicole e piccole pustole.

Le cause


Come avrai capito, la causa di questa malattia sono i funghi dermatofiti. Più nello specifico, stiamo parlando di:

  • Trichophyton
  • Epidermophyton
  • Microsporum

E dove rischi di entrarci in contatto? Bè, per la verità ci sei già. Si trovano infatti sulla tua pelle e di solito non creano problemi perché vengono controllati dal tuo sistema immunitario che ne limita la crescita e la proliferazione.  Quindi, ti chiederai, com’è possibile si nascano queste chiazze? Se il tuo organismo, per ragioni varie, risulta più debole del solito, non riesce a bloccare la loro penetrazione. Un indebolimento del sistema immunitario, cure un po’ invasive, fattori ambientali propizi, scarsa igiene, diabete, chemioterapia… sono alcuni dei fattori che potrebbero favorire l’insorgere di questi funghi. Ma esattamente il contagio come avviene? Ti spieghiamo tutto.

Dal momento che questi funghi sono presente di frequente sia su di te che nell'ambiente circostante, è possibile che tu sia entrato in contatto con oggetti contaminati, come rasoi o spazzole per capelli. O, ancora, con persone che avevano contratto la malattia.

Ma non solo: un possibile veicolo di contagio sono anche gli insetti che possono trasportare la tigna del corpo da un individuo infetto a un altro. Il periodo di incubazione varia dai 4 ai 10 giorni.

La diagnosi


Non è difficile diagnosticare questo problema. Ti sarà sufficiente sottoporti a una visita dal tuo dermatologo di fiducia. Lo specialista basandosi sull’osservazione della pelle e sull’esito di un esame istologico di un campione di tessuto, ti potrà confermare l’eventuale positività. L'esame in questione è assolutamente necessario quando si parla di “tinea incognita”, ovvero quando i segnali tipici dell'infezione risultano assenti o poco visibili, spesso a causa dell'assunzione di terapie cortisoniche.

La cura


La prima cura scelta di solito è un antifugino che può essere applicato direttamente sulla parte colpita oppure assunto per via orale. In ogni caso il trattamento dipende dalla gravità della situazione, ossia da quanto è estesa e intensa la presenza del problema. Se l’entità è lieve o moderata, ti verrà consigliato un antimicotico in crema o gel. Basteranno un paio di applicazioni al giorno per circa due o tre settimane.

Se, invece, la situazione dovesse essere più seria o l’infezione dimostrarsi resistente ai primi trattamenti, si passerà all’antimicotico per via orale, quindi in pastiglie, con una somministrazione di circa una volta al giorno per una settimana.

Fonte| AODOI

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