Torino, scoperto un farmaco che bloccherebbe un gene “incurabile” contrastando il tumore del colon-retto

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino ha scoperto che un nuovo farmaco, ancora sperimentale, in combinazione con dei composti mirati contro i recettori del fattore di crescita epidermico, sarebbe in grado di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali del cancro al colon-retto, inducendole alla morte.
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Kevin Ben Alì Zinati 15 Luglio 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Il cancro al colon-retto potrebbe avere un nemico in più. Secondo una ricerca dell’Università di Torino un farmaco sarebbe in grado di inibire il gene Kras G12C, uno dei geni mutati più frequenti nei tumori umani. Il composto si chiama AMG510 ed è ancora in fase sperimentale, ma secondo i ricercatori avrebbe dimostrato un’importante efficacia nel trattamento del tumore ai polmoni e soprattutto del colon-retto. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Discovery.

Un gene, tanti tumori

Uno dei geni mutati più diffusi nei tumori umani è quello che prende in nome dei Kras. Lo si ritrova in carcinomi ai polmoni, al colon-retto e anche al pancreas e per molto tempo ha rappresentato una sorta di sfida impossibile per le medicina e la ricerca poiché non vi erano farmaci o cure in grado di fronteggiare la sfortunata mutazione. Negli ultimi anni, tuttavia, lo scenario è cambiato. L’avanzamento tecnologico ha permesso infatti di sviluppare una nuova classe di farmaci, i cosiddetti inibitori covalenti, capaci di inibire una delle versioni mutanti del gene Kras, la G12C. Forse non lo sai, ma è un’alterazione molto particolare che è presente in diversi pazienti colpiti da tumore ai polmoni e al colon-retto. Tra questi farmaci vi è appunto il farmaco AMG510.

Risultati promettenti

I ricercatori si sono concentrati proprio su questo farmaco e in un primo momento hanno osservato che rispondeva in modo efficace sui pazienti colpiti da cancro ai polmoni mentre per quelli affetti da cancro al colon-retto i risultati erano meno positivi. Secondo i ricercatori torinesi, i due tipi di tumore avevano una diversa resistenza agli inibitori del gene KRAS G12C. Nonostante la mutazione fosse la stessa, le cellule del cancro ai polmoni subivano un’inibizione forte e duratura, mentre nel cancro al colon-retto la crescita delle cellule maligne veniva bloccata solo per un breve periodo di tempo. Dietro questa differenza ci sono vari livelli di attivatori del gene KRAS e i recettori sulla superficie delle cellule, in particolare quelli del fattore di crescita epidermico, sono proteine coinvolte nell’attivazione del gene Kras. Una volta dimostrato questo, i ricercatori hanno combinato gli inibitori del gene con composti mirati ad attaccare i recettori del fattore di crescita epidermico: in questo modo il farmaco avrebbe bloccato la proliferazione delle cellule tumorali, inducendole alla morte. Una volta che arriveranno anche le conferme sull'uomo, si potrebbero davvero aprire nuove strade nel trattamento del tumore del colon-retto.

Fonti |"EGFR blockade reverts resistance to KRAS G12C inhibition in colorectal cancer" pubblicato il 19 maggio 2020 sulla rivista Cancer Discovery

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