Tricotillomania: da cosa deriva l’ossessione di strapparsi i capelli

Spesso i periodi di stress e ansia giocano brutti scherzi, tra cui anche la Tricotillomania. Con Tricotillomania intendiamo un disturbo del comportamento di tipo ossessivo-compulsivo. Se ne soffri non riuscirai a fare a meno di tirare e strappare i capelli dal cuoio capelluto, ma può arrivare a coinvolgere anche sopracciglia, ciglia e alcuni peli del corpo.
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Valentina Danesi 10 Marzo 2021
* ultima modifica il 15/04/2021

Chissà quante volte ti tocchi i capelli senza preoccupartene. Ma sai che esiste un vero e proprio disturbo per il quale dal tocco si passa allo strapparsi delle piccole ciocche? Si chiama tricotillomania. Approfondiamolo insieme. 

Cos’è

Con tricotillomania intendiamo un disturbo del comportamento di tipo ossessivo-compulsivo. Se ne soffri non riuscirai a fare a meno di tirare e strappare i capelli dal cuoio capelluto ed è un problema che può estendersi anche a sopracciglia, barba e altri peli del corpo.

Quali problemi ti può causare? A lungo andare questo comportamento ti può provocare delle chiazze glabre, ovvero pelate. E non solo in testa, ma anche nelle altre zone che potresti avere intaccato. Come potrai immaginare, si tratta di un disturbo che può insorgere più facilmente durante un periodo di forte stress emotivo, che ti porterà ad avvertire la necessità di tirare o addirittura strappare i capelli.

Le cause

Ecco alcune possibili cause della tricotillomania:

  • se attraversi periodi di ansia intensi e prolungati
  • se affronti eventi stressanti acuti, anche se singoli e non ripetuti nel tempo
  • comorbidità psichiatriche, quindi associazione con altri problemi come disturbi ossessivo compulsivi, disturbi dell’umore, anoressia o bulimia.

I sintomi

Il sintomo principale della tricotillomania è appunto il gesto ripetuto di strapparsi i capelli. Come ti abbiamo detto questo disturbo può coinvolgere vari punti del tuo corpo, ma ecco quelli più colpiti:

  • il cuoio capelluto
  • le sopracciglia
  • le ciglia

Soffrendo di questo disturbo potrai notare la perdita permanente di peli o pelle danneggiata nelle zone che hai toccato di più.

Alcune volte è un comportamento cosciente e deliberato che metti in atto anche nei momenti liberi, ma normalmente non è un gesto consapevole e lo farai senza accorgertene. Sarebbe quindi importante che una persona accanto a te ti aiutasse a notarlo, in modo da poter intervenire subito e capire quali cause lo stiano scatenando.

La diagnosi 

La perdita di peli o capelli non indica necessariamente che soffri di tricotillomania. Se ti limiti a notare la perdita di ciocche di peli o capelli potresti soffrire di altre patologie come, per esempio, alopecia o lupus eritematoso discoide. Il medico quindi ti porrà varie domande, osserverà il tuo cuoio capelluto e potrebbe anche prelevarne un campione per effettuare la biopsia. Questo esame di laboratorio aiuterà lo specialista a scoprire se c’è emorragia perifollicolare, ovvero dei piccoli puntini rossi che indicano la presenza di capelli spezzati o strappati.

La cura 

Ecco i trattamenti più frequenti che ti possono proporre per risolvere o attenuare il problema:

  • ti può venire proposta una terapia cognitivo-comportamentale che ti servirà a capire la causa scatenante del problema: ti aiuterà a riconoscere i pensieri, i sentimenti e i fattori scatenanti associati all'atto di tirarti i capelli
  • la terapia farmacologica è usata nei casi più gravi perché prevede l’uso appunto di farmaci per diminuire l'ansia, la depressione e i sintomi ossessivo-compulsivi. Ma non temere ti verrà proposta solo dopo un’attenta osservazione da parte dello specialista.

Una volta superato il problema potrai poi fare ricorso ad alcuni trattamenti per provare a stimolare una nuova crescita, anche se spesso ricrescono con il tempo in modo spontaneo. Un’alternativa potrebbe essere l'autotrapianto (chirurgia tricologica).

Fonti| Ospedale Maria Luigia

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