Da oggi potresti avere una nuova alleata contro il tumore al seno: la dieta del semi-digiuno. Un'alimentazione ipocalorica e a base vegetale, capace di simulare il digiuno e da seguire per cinque giorni su sette lungo un periodo di sei mesi, in combinazione però con la terapia ormonale standard. Già, hai capito bene: secondo uno studio dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano, la dieta vegana a basso contenuto calorico e "mima-digiuno" agirebbe non come prevenzione ma come un supporto concreto alle cure per il tumore al seno, contrastando la crescita delle cellule maligne. I risultati, pubblicati su Nature, sono stati raccolti da un campione di 36 pazienti: si tratta quindi di dati preliminari che i ricercatori invitano a prendere con cautela, sconsigliando quindi qualsiasi iniziativa fai da te.
Come sai, il primo passo per una sperimentazione è il test su un modello animale. Così i ricercatori hanno somministrato la dieta vegetale e a basso contenuto calorico ai topi. Poi hanno preso un campione di 36 pazienti affette da tumore al seno e già in terapia ormonale (trattamento a cui vengono sottoposte tre quarti delle donne con la malattia) e hanno somministrato loro una dieta vegana ipocalorica così strutturata: 5 giorni al mese di semi-digiuno con 1100 calorie il primo giorno e 700 i successivi quattro. Gli alimenti principali erano brodo, zuppe vegetali e frutta a guscio, hanno tolto poi gli zuccheri e le proteine tenendo comunque buone dosi di grassi di origine vegetale.
Dai dati relativi ai topi la dieta semi-digiuno avrebbe rallentato la crescita tumorale e allo stesso tempo sarebbe stata in grado di far regredire il tumore, contrastando anche l’insorgenza della resistenza alle terapie farmacologiche standard. Nelle donne i risultati sarebbero stati altrettanto promettenti. La combinazione della dieta ipocalorica mima digiuno con le terapie ormonali avrebbe ridotto i livelli di glucosio, quelli di leptina, un ormone che regola la sazietà, l'insulina e anche il fattore di crescita insulino-simile (IGF1): tutte proteine che contribuiscono in maniera decisiva alla proliferazione delle cellule tumorali.
Nonostante i promettenti risultati a lungo termine nel contrastare l'attività del cancro ottenuti sui topi dalla dieta ipocalorica mima digiuno, servono prudenza e cautela nel trasportare i risultati all’uomo. Lo specificano gli stessi ricercatori: il gruppo di pazienti preso in esame è ancora troppo piccolo e i risultati sono preliminari. In più, gli intervalli tra i giorni di semi-digiuno e quelli “normali” necessitano di una strutturazione e di protocolli organizzati da esperti e quindi ogni tipo di fai da te deve essere prontamente escluso.
Fonti | "Fasting-mimicking diet and hormone therapy induce breast cancer regression" pubblicata il 15 luglio 2020 su Nature