Tuo figlio soffre di allergia alle uova? Se la tua risposta è sì, questa situazione potrebbe averti creato non poca preoccupazione. Orticaria, broncospasmo, vie aeree infiammate e paura che possa scatenarsi una reazione anafilattica, che per fortuna è molto rara. Una condizione che influenza la vita quotidiana, spesso di tutta la famiglia, perché vengono limitate diverse attività per essere certi al 100% di limitare i contatti tra il bambino e l'allergene in questione. Va detto che nella maggior parte dei casi, il bambino sviluppa una progressiva tolleranza a questo alimento a mano a mano che cresce, ma alcuni di loro continuano a manifestare reazioni avverse anche una volta diventati adulti. In questo panorama si inserisce allora uno studio importante condotto all'IRCCS Ospedale Materno Infantile "Burlo Garofalo" di Trieste: biscotti e torte possono aiutare a contrastare l'allergia.
Sembra proprio la notizia giusta, visto il periodo natalizio nella quale arriva. Secondo gli autori, non dovresti eliminare completamente le uova dalla dieta di tuo figlio. Anzi, dovresti assicurarti che possa farne un consumo regolare. Ma l'alimento deve essere cotto e inserito in una matrice di frumento. Ecco perché tornano utili i classici dolci che che cuciniamo anche in casa. Sembra che questa procedura faciliti l'attivazione dei meccanismi immunologici che permettono poi di sviluppare una tolleranza a questo cibo.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver seguito 86 bambini allergici per quattro anni. Avevano tutti un'età compresa tra i 3 e gli 8 anni e manifestavano reazioni avverse significative quando mangiavano l'uovo. Hanno cosi notato come inserire nella loro dieta prodotti a base di frumento che contenessero anche questo alimento li aiutasse a ridurre i problemi provocati dall'allergia. Non solo, ma torte, biscotti e altre ricette simili erano ben tollerati e potevano quindi diventare fin da subito parte del menù, senza ulteriori passaggi intermedi.
Naturalmente, prima di apportare qualsiasi cambiamento all'alimentazione di tuo figlio dovresti parlarne con il medico che vi segue. Questa però resta una buona notizia, che permette di affrontare meglio un problema, persino con più gusto!
Fonte| Ospedale Materno Infantile "Burlo Garofalo" Trieste