Tutti i contraccettivi del mondo: hai a disposizione 14 diverse possibilità, le conosci?

Sapevi che ci sono 14 metodi di contraccezione tra i quali puoi scegliere? E quanti tipi di preservativi esistono? Purtroppo si tratta di un’assunzione di responsabilità che viene spesso demandata alle donne e infatti quasi tutti i dispositivi in commercio sono destinati a una clientela femminile. Fai attenzione però: protezione non significa solo evitare una gravidanza, ma anche di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
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Giulia Dallagiovanna 26 Settembre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Non usi un contraccettivo semplicemente per evitare una gravidanza. O per non mettere incinta l'altra persona. Quando si parla di protezione, ci si riferisce anche a quella contro le malattie sessualmente trasmissibili. Di metodi contraccettivi ne esistono almeno 14, ma scommetto che tu ne conoscerai al massimo cinque o sei. Non che sia colpa tua: l'informazione su questo tema è piuttosto carente, a partire da quella fatta (o non fatta) nelle scuole. Ma mentre l'età media in cui si ha il primo rapporto sessuale si abbassa semper di più, il rischio che un adolescente non ci arrivi preparato o preparata è davvero alto.

Non solo, ma è anche importante trovare il metodo più adatto a te, o a voi in quanto coppia. Ne va del vostro benessere e della vostra complicità. Perciò, nella Giornata mondiale della contraccezione, passiamo in rassegna tutti i possibili metodi contraccettivi che hai a disposizione oggi.

Metodi contraccettivi ormonali

Per prima cosa, affrontiamo la distinzione tra metodi contraccettivi ormonali e non. I primi devono essere prescritti dal ginecologo, una volta effettuati tutti gli esami necessari ed essersi accertati che il tuo organismo risponda positivamente a quelli che, di fatto, sono farmaci. A questa categoria appartengono, ad esempio, la pillola anticoncezionale, la spirale ormonale e l'anello vaginale. Vediamoli allora più nel dettaglio:

Pillola anticoncezionale

La pillola anticoncezionale, che in termini medici si chiama pillola estro-progestinica, è la classica compressa che forse anche tu starai assumendo. La sua principale funzione è quella di evitare una gravidanza indesiderata. La sua formulazione è una composizione di due ormoni femminili, gli estrogeni e il progesterone. Naturalmente, le sostanze che vengono utilizzate per produrre il farmaco sono ottenute sinteticamente. Questo mix serve per agire su due fronti, inibendo la secrezione di due gonadotropine FSH, cioè l'ormone follicolo-stimolante, e LH (ormone luteinizzante). Entrambi sono fondamentali per avere un'ovulazione efficace, cioè che consenta una gravidanza. Eliminandoli non si interrompe del tutto il ciclo mestruale e continuerai ad avere perdite una volta al mese, ma il tuo ovulo non potrà essere fecondato.

La pillola è un farmaco e la potrai quindi acquistare in farmacia, presentando la ricetta del tuo ginecologo. È però un dispositivo completamente diverso rispetto alla pillola del giorno dopo, che appartiene ai contraccettivi d'emergenza e può essere comprata anche senza ricetta, ma il cui usi deve essere limitato a situazioni il più sporadico possibile.

Minipillola

A differenza della pillola anticoncezione di cui ti parlavo prima, chiamata anche pillola combinata, la minipillola contiene solamente progesterone. Anche questo farmaco è in grado di inibire il processo di ovulazione, ma il suo scopo è soprattutto quello di rendere la vita difficile agli spermatozoi. Si occupa infatti di rendere più denso il muco della cervice uterina e alterare l'endometrio, cioè la mucosa che riveste la parte interna dell'utero. Il liquido seminale maschile non raggiungerà così l'ovulo e, in ogni caso, questo non riuscirà ad impiantarsi, evitando così che inizi una gravidanza.

Di nuovo sarà il tuo ginecologo a prescrivertela e dovrai poi assumerla tutti i giorni, altrimenti non sarà garantita la sua efficacia. Viene comunque consigliata come alternativa a quella più tradizionale in caso di intolleranza agli estrogeni o di difetti della coagulazione che possono aumentare il rischio di trombi.

Cerotto contraccettivo

Più recente della pillola, il cerotto contraccettivo funziona più o meno nello stesso modo, ma passando per un'altra strada. Agisce infatti per via trasdermica, attraverso la quale rilascia nel tuo organismo estrogeni e progesterone. In questo modo entrano in circolo e arrivano a inibire l'ovulazione. Il vantaggio sta soprattutto nella praticità: non dovrai cambiarlo ogni giorno, ma individuare una zona glabra e che sia sempre ben asciutta ( e lontana dal seno) dove applicarlo, per poi sostituirlo lo stesso giorno della settimana successiva. Una procedura che dovrai ripetere per tre settimane, alle quali ne seguirà una di pausa durante la quale avrai le perdite mensili.

Nonostante a prima vista potresti non rendertene conto, anche questo è un dispositivo farmacologico e anche in questo caso è necessario il via libera dal tuo ginecologo.

Spirale ormonale

La spirale contraccettiva, chiamata anche IUD (Intrauterine Device), è un dispositivo di forma variabile che viene impiantato direttamente in profondità nel tuo utero dal ginecologo. Anche questo strumento serve per rilasciare estrogeni e progesterone per impedire l'impianto dell'ovulo e stimolare il muco vaginale a creare una sorta di barriera contro gli spermatozoi. Il vantaggio della spirale è, di nuovo, di tipo pratico. Una volta inserita in modo corretto infatti ti può garantire una protezione da gravidanze indesiderate per un arco di tempo che varia da tre a cinque anni. Per questa ragione, viene classificato come metodo contraccettivo di lunga durata.

Esistono cinque diversi tipi di spirale ormonale in commercio e ciascuno ha un nome proprio: Mirena, Kyleena, Skyla e Liletta. La differenza sta nella quantità di progesterone che contengono e nella durata degli effetti. Se infatti le prime due garantiscono una copertura per cinque anni, le ultime rimangono efficaci solo per tre.

Anello vaginale

L'anello anticoncezionale è disponibile in Italia a partire dal 2001. La sua forma è proprio quella di un anello, ma è soprattutto il materiale di cui è fatto ad essere importante. Si tratta di etilene vinilacetato, che a prima vista sembra semplicemente plastica. Risulta però biocompatibile e soprattutto anallergico e per nulla tossico. Grazie alla composizione di questo materiale, gli ormoni vengono rilasciati in modo graduale e impediscono, come negli altri casi, l'impianto dell'ovulo e il suo incontro con gli spermatozoi.

L'anello vaginale deve essere prescritto dal ginecologo e sarà lui a spiegarti di preciso come dovrai indossarlo. Dopodiché, potrai inserirlo e rimuoverlo in autonomia e dovrai assicurarti di cambiarlo ogni tre settimane, lasciando una settimana di pausa come nel caso del cerotto.

Contraccettivi iniettabili

Proprio come una normale iniezione, anche in questo caso una siringa immette gli ormoni direttamente nel tuo organismo. In Italia, in realtà, se ne trova solo uno in commercio ed è a base di solo progesterone. L'iniezione è intramuscolare e deve essere rinnovata ogni tre mesi, ma la prima deve essere effettuata entro i primi cinque giorni di perdite dovute al ciclo mestruale.

Presenta però qualche possibile effetto collaterale, come mal di testa e tendenza all'aumento del peso. Non solo ma le perdite diventano sempre più irregolari, fino a scomparire del tutto nel giro di sei mesi. Se poi vorrai provare a rimanere incinta, devi sapere che tornerai ad essere fertile dopo circa nove mesi di interruzione del trattamento.

Bastoncino ormonale

Si tratta di un vero e proprio bastoncino lungo circa 4 centimetri, che viene impiantato sottocute nella parte superiore e interna del braccio non dominante, cioè non quello che utilizzi per compiere la maggior parte delle azioni quotidiane e che di norma corrisponde al destro. Questo strumento serve per rilasciare gradualmente progesterone e fornisce una copertura dai tre ai cinque anni, al pari di quella assicurata dalla spirale ormonale. Di solito però viene consigliato solo a donne maggiorenni e non è indicato per chi soffre di diabete o di difetti della circolazione. Inoltre, presenta alcuni effetti collaterali, come la tendenza all'aumento di peso e possibili irregolarità nel ciclo mestruale.

Metodi contraccettivi non ormonali

I metodi contraccettivi non ricorrono però sempre a dosaggi di ormoni. Alcuni infatti non sono ormonali, ma ricorrono all'uso di altre sostanze e che producano diverse reazioni. Ecco quali sono:

Spirale al rame

La forma è simile alla spirale ormonale, ma quella al rame sfrutta proprio l'azione spermicida di questo materiale. I suoi ioni sono infatti in grado di uccidere gli spermatozoi, in modo che, qualora raggiungessero l'ovulo, si rivelerebbero comunque inefficaci. Di nuovo, dovrà essere il tuo ginecologo a impiantarla nel tuo utero e la dovrà sostituire ogni tre o cinque anni, in base al tipo che hai scelto. A variare sono comunque soprattutto le dimensioni, mentre la forma rimane la stessa: una sottile T lungo la quale è avvolto, a spirale appunto, un filo di rame.

A sinistra una spirale ormonale, a destra una spirale al rame

Cappuccio cervicale

A prima vista potrebbe sembrare una piccola cuffietta o una capsula per l'espresso. Il cappuccio cervicale puoi inserirlo direttamente tu, avendo cura di posizionarlo in modo corretto all'altezza della cervice, per sbarrare la strada verso l'utero. Puoi scegliere la versione monouso, oppure quelli in silicone, che possono essere lavati e riutilizzati anche per tre o quattro anni. Ricorda però che la sua efficacia è davvero scarsa, tanto che se ne consiglia l'uso solo in abbinamento a spermicidi.

Spermicidi

Proprio come il loro nome suggerisce, gli spermicidi sono sostanze che uccidono gli spermatozoi rendendoli inefficaci. Non si tratta però di anticoncezionali davvero sicuri e dovresti utilizzarli solo in abbinamento ad altri dispositivi cosiddetti "di barriera", come il cappuccio cervicale o il diaframma. Li puoi trovare sotto forma di gel, di spray, di ovuli vaginali o compresse da inserire in vagina.

Diaframma

Simile al cappuccio cervicale, il diaframma è una sorta di cupola morbida, in silicone medico o lattice, montata però sopra un anello flessibile che ne facilita l'inserimento nel canale vaginale fino a raggiungere il collo dell'utero. Anche questo è un metodo di barriera, perché deve bloccare il viaggio degli spermatozoi. Affinché sia davvero efficace, ti consiglio però di utilizzarlo in abbinamento a spermicidi. Il diaframma deve essere indossato appena prima del rapporto sessuale ed è usa e getta. Oggi comunque è un metodo che sta venendo via via abbandonato perché non garantisce ottimi risultati.

Preservativo femminile

Assomiglia a un classico profilattico, ma di dimensioni leggermente maggiori: 50 millimetri di larghezza per 180 di lunghezza. Il preservativo femminile è fatto in lattice e alla sua estremità ha un anello interno e flessibile che serve per inserire delicatamente questo strumento nel canale vaginale, in modo che si collochi nella posizione corretta, cioè dietro l'osso del pube e all'altezza del collo dell'utero. La sua funzione è di nuovo di barriera: raccoglie lo sperma che non riesce a raggiungere l'utero e quindi evita una gravidanza indesiderata, ma anche la trasmissione di malattie veneree e altre infezioni pericolose, tra cui gonorrea, clamidia e Aids.

Il preservativo femminile è usa e getta e i suoi vantaggi sono praticamente gli stessi rispetto a quello maschile. La sua applicazione non è dolorosa e non è molto diversa rispetto a quella di un assorbente interno o di una coppetta mestruale.

Metodi contraccettivi maschili

Ci hai fatto caso? Tutti i metodi contraccettivi che ti ho elencato fino a questo momento devono essere indossati dalla donna. E se da un lato è vero che la fecondazione avviene dentro di lei, è anche vero che un bambino si fa in due, perciò è arrivato anche per gli uomini il momento di assumersi un po' di responsabilità. Purtroppo, le possibilità di scelta nell'ambito dei contraccettivi maschili sono davvero limitate.

Preservativo

L'unico dispositivo in commercio al momento è il preservativo. Un contraccettivo di barriera che previene gravidanze indesiderate e il contagio di malattie sessualmente trasmissibili. È una sorta di cappuccio in lattice con un'apertura alla base che permette di indossarlo in modo che rivesta completamente il pene. In questo modo raccoglierà tutto lo sperma e non rischierai che gli spermatozoi raggiungano l'utero. Ed è questo di fatto il contraccettivo maschile per eccellenza. Unica consolazione in questo panorama desolato: in commercio ne esistono davvero di tantissimi tipi e diverse misure, in modo che si adattino a ogni necessità.

La pillola maschile

No, una pillola maschile ancora non esiste. Si sta però studiando l'efficacia di un farmaco che possa essere assunto nelle forme e nelle modalità della pillola anticoncezionale femminile, il pillolo. I risultati al momento sono incoraggianti, ma in commercio non si può ancora trovare.

Le altre possibilità? L'astinenza.

Metodi contraccettivi sicuri

Quando si parla di metodi contraccettivi sicuri, è importante definire prima cosa si intenda con questo aggettivo. Se il tuo scopo principale è quello di evitare una gravidanza, allora possono essere considerati sicuri diversi strumenti:

  • preservativo, sia femminile che maschile
  • pillola anticoncezionale e minipillola
  • cerotto ormonale
  • spirale ormonale
  • anello vaginale
  • bastoncino ormonale

Se invece vuoi anche prevenire il contagio da malattie sessualmente trasmissibili, allora non ti rimane che indossare una barriera totale. E può essere solo il preservativo, sia per uomini che per donne.

Come scegliere il metodo contraccettivo

Per scegliere il metodo contraccettivo più adatto a te, ti consiglio innanzitutto di parlarne con il tuo ginecologo, soprattutto se stai pensando a un dispositivo ormonale. In linea di massima, dovresti considerare prima di tutto il tuo stile di vita e la stabilità della tua relazione. Se in questo momento hai rapporti sessuali con partner occasionali, ti consiglio di scegliere una protezione che eviti gravidanze ma anche malattie e infezioni. Se invece ti fidi della persona con cui stai e sai che non c'è alcun rischio contagio, allora ti puoi concentrare su un discorso legato più alla salute e alla praticità. Come ti dicevo prima, ogni contraccettivo ormonale ha pro e contro e prima di indossarne uno, dovrai sottoporti a una serie di esami che ti garantiscano che non rischierai di incorrere in effetti collaterali che possono rivelarsi anche abbastanza gravi.

Fonti|Società italiana della contraccezione; Ministero della Salute

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