Un altro argento per l’Italia, questa volta nella donazione di organi: come si fa a dare il proprio consenso?

Secondo i dati del CNT, l’Italia nel 2023 è stato i secondo paese a livello europeo in fatto di organi donati: il tasso raggiunto è stato di 28,2 donatori ogni milione di abitanti. Oggi si possono donare cuore, polmoni, reni, fegato, pancreas e intestino oltre a cornee e cellule staminali tessuti senza dimenticare tessuti, pelle, ossa, tendini, cartilagini e vasi sanguigni.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Agosto 2024
* ultima modifica il 07/08/2024

Arriva un altro argento per l’Italia e anche questa volta la soddisfazione per il tipo di metallo che ci mettiamo al collo è importante perché importante è la “gara” in cui coi prendiamo questa medaglia. Sto parlando della donazione di organi.

Nel 2023, infatti, siamo stati il secondo paese a livello europeo in fatto di organi donati per migliorare o molto spesso salvare la vita di qualcun altro. Il tasso raggiunto è stato di 28,2 donatori ogni milione di abitanti.

Con questi numeri inseguiamo la Spagna, che si è presa l’oro con 48,9 donatori per milione ma ci inseguono la Francia (26,3), il Regno Unito (21,3) e la Germania (11,4).

La crescita complessiva dell’attività di donazione e trapianto di fatto ha portato a un leggero accorciamento della lista di attesa: conta che al 31 dicembre 2023 erano 7.941, di cui il 76% aspettava un rene, contro gli 8.112 a fine 2022.

A testimoniare questo bel risultato è l'ultimo Report analitico dell'attività annuale della Rete nazionale trapianti redatto dal Centro nazionale trapianti, secondo il quale poi l’anno appena passato è stato addirittura il migliore di sempre sia in termini di donatori segnalati (3.092, +16,2% sul 2022) sia di donatori utilizzati (1.667, +14,2%) così come per i livelli di trapianti effettuati (4.466, +15,2%).

Considera poi che di questi, ben 198 sono avvenuti attraverso programmi di urgenza nazionale, 197 trapianti hanno coinvolto pazienti pediatrici e ben 444 – quindi il doppio rispetto al 2022 – sono stati i trapianti da donatore a cuore fermo. Il primo, in Italia e nel mondo, se ti ricordi era avvenuto a Padova.

Setacciando il report al microscopio puoi vedere che sono aumentati sia la donazione (15.327, +24,4%) che il trapianto (24.944, +15,2%) di tessuti (cornee e osso), di cellule staminali emopoietiche.

È solo una parte di ciò che ognuno di noi può scegliere di donare. Chiaramente non è possibile donare tutto – cervello e gonadi per esempio sono esclusi – ma dopo la morte, gli organi che possono essere donati sono il cuore, i polmoni, i reni, il fegato, il pancreas e l’intestino oltre a vari tessuti e poi pelle, ossa, tendinicartilagini e vasi sanguigni.

Puoi anche scegliere di diventare un potenziale donatore in vita. Significa in sostanza potresti decidere di donare il rene e una porzione di fegato nel caso in cui ce ne fosse bisogno.

Nel tempo le cose si sono poi evolute. Dal 2012, per esempio, è consentito anche il trapianto parziale tra persone viventi di polmone, pancreas e intestino (anche se in Italia non è ancora successo).

Diventare un donatore di organi è facile: davvero.  Ti basta esprimere la volontà di donare al momento del rinnovo della carta d’identità, compilando i moduli adeguati che ti verranno dati in mano: ricordati che la scelta è libera e che puoi anche astenerti.

In quel caso sarà la tua famiglia che eventualmente avrà il compito di decidere.

Un’altra piccola novità che agevola la donazione è arrivata ad aprile 2023, quando è stata introdotta la possibilità di esprimere il consenso utilizzando anche la propria Carta d’Identità Elettronica sul sito di Aido.

Fonte | Cnt

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