Un gruppo di scienziati australiani è riuscito a ricreare il coronavirus cinese in laboratorio

I ricercatori del Peter Doherty Institute for Infection and Immunity di Melbourne hanno sviluppato una versione del coronavirus partito dalla megalopoli cinese di Wuhan. La scoperta sarà adesso condivisa con l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella speranza che possa aiutare gli sforzi per diagnosticare e sconfiggere il virus.
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Federico Turrisi 29 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Che sia il primo passo verso un vaccino in grado di combattere il coronavirus cinese 2019-nCoV, che sta tenendo col fiato sospeso il mondo intero? La notizia che giunge dall'Australia fa ben sperare nella lotta contro questo nuovo nemico che sta causando decine di vittime in Cina.

Il Peter Doherty Institute for Infection and Immunity di Melbourne ha annunciato infatti di essere riuscito a ricreare una copia del virus in laboratorio dal campione ottenuto da un paziente infetto, per la prima volta fuori dalla Cina. Nei giorni scorsi un team di scienziati cinesi aveva riprodotto in vitro il coronavirus di Wuhan ma ne aveva diffuso solo la sequenza genomica, ossia le sue caratteristiche genetiche.

"I funzionari cinesi hanno rilasciato la sequenza del genoma di questo nuovo coronavirus, che è utile per la diagnosi; tuttavia, avere il vero virus significa che ora abbiamo la capacità di verificare tutti i metodi di prova e confrontare le loro sensibilità e specificità: questo rappresenta una svolta per la diagnosi", ha dichiarato Julian Druce, responsabile del Virus Identification Laboratory Head presso il Doherty Institute.

Ora i risultati ottenuti dai ricercatori australiani verranno condivisi con l'Organizzazione Mondiale della Sanità: la scoperta infatti potrebbe fornire un contributo fondamentale per sviluppare un test di diagnosi precoce che rilevi il coronavirus nelle persone che non hanno ancora mostrato sintomi della malattia e soprattutto per trovare un vaccino capace di contrastarlo.

Fonte | Doherty Institute

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