Un mezzo sorriso per l’Europa: le morti per tumore sono in diminuzione (più negli uomini che nelle donne)

Una recente indagine ha stimato che per il 2023 ci saranno circa 1.262.000 decessi per neoplasie nel Vecchio Continente e 172.300 nel Regno Unito: quindi circa 5,9 milioni di decessi evitati in Europa e circa 1,24 milioni in Uk. CI sarebbero per grosse differenze tra uomini e donne, specialmente per quanto riguarda il tumore al polmone e quello del pancreas, destinati ad aumentare nella popolazione femminile.
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Kevin Ben Alì Zinati 8 Marzo 2023
* ultima modifica il 08/03/2023

C’è un mezzo sorriso all’orizzonte della lotta ai tumori. I morti per cancro, in Europa, sono in diminuzione.

Rispetto al 1988, l’anno in cui i tumori hanno fatto più paura con tassi di mortalità altissimi, le stime per il 2023 parlano di circa 1.262.000 decessi per neoplasie nel Vecchio Continente e 172.300 nel Regno Unito: vuol dire circa 5,9 milioni di decessi evitati in Europa e circa 1,24 milioni in Uk.

La riduzione sarebbe più marcata nella popolazione maschile rispetto a quella femminile, con previsioni per quest’anno rispettivamente del 6,5% in meno contro il 3,7%: una differenza parzialmente attribuibile al maggior tabagismo delle donne.

Sono i dettagli – decisamente importanti – di un quadro più ampio descritto da gruppo di ricercatori internazionali guidati dal professor Carlo La Vecchia, docente di epidemiologia presso l’Università Statale di Milano.

Sulla rivista Annals of Oncology, il team ha analizzato i tassi di mortalità per tumore nei cinque Paesi europei più popolosi (quindi Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna), e nel Regno Unito, concentrandosi sul tumore dello stomaco, dell’intestino, del pancreas, del polmone, della mammella, dell’utero, dell’ovaio, della prostata, della vescica e sulle leucemie.

I ricercatori, più nello specifico, hanno stimato che nel 2023 i tassi di mortalità su questi dieci comuni siti tumorali diminuiranno, sebbene il numero assoluto dei decessi crescerà per colpa del generale invecchiamento della popolazione: una maggiore proporzione di anziani nella popolazione equivale inevitabilmente a un maggior numero di persone con un elevato rischio di tumore.

“Se l'attuale tendenza favorevole dei tassi di mortalità per tumore dovesse continuare, un’ulteriore riduzione del 35% entro il 2035 sarebbe possibile – ha spiegato ad Airc, partner dello studio, il professor La Vecchia – La cessazione del consumo di tabacco ha contribuito a questi andamenti. Per mantenerli nel tempo sono necessari ulteriori sforzi per controllare l’epidemia di sovrappeso, obesità e diabete, limitare il consumo di alcol, migliorare l’utilizzo degli screening per diagnosi precoce e le terapie e controllare le infezioni virali per le quali esistono vaccini e terapie”.

Tumore al seno proteina

La diminuzione della mortalità per tumore al polmone registrata in questi anni grazie al miglior controllo del tabagismo, come ti ho anticipato prima, mette in luce un dato molto importante: diversi tassi di mortalità per tumore tra uomini e donne.

Secondo la professoressa Eva Negri, docente di Medicina del Lavoro al dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche all'Università di Bologna, responsabile dello studio e del relativo sostegno da parte della Fondazione AIRC, per le donne “i tassi di mortalità per tumore del polmone continuano ad aumentare. Contrariamente a quanto notato per gli uomini, durante il periodo tra il 1989 e il 2023, nelle donne non risultano morti evitate per tumore al polmone nell’UE”.

Questo perché il fumo resta un pericolo importante per la popolazione femminile e, soprattutto, per le donne di età più avanzata, che non hanno smesso di fumare.

Lo studio ha messo in evidenza la stessa differenza di mortalità anche per quanto riguarda il tumore al pancreas. Anche in questo caso i decessi sarebbero in aumento nelle popolazione femminile (e senza miglioramenti negli uomini).

Nello studio infatti viene specificato che mentre i tassi di mortalità scenderanno per le sedi tumorali considerate sia negli uomini dell’UE sia in entrambi i sessi del Regno Unito, nelle donne europee il tumore al pancreas è destinato ad aumentare del +3,4%, così come quello del polmone (+1%).

Anche in UK le donne continueranno ad avere un tasso di mortalità per tumore al polmone più elevato che nell’UE mentre nei cinque Paesi dell’UE considerati nello studio sono previsti aumenti di mortalità per il tumore del polmone nelle donne pari a al +14% in Francia, al +5,6% in Italia e al +5% in Spagna.

Però, scrivono i ricercatori, si prevede una diminuzione nel tasso di mortalità legato al cancro polmonare tra i 25 e i 64 anni e un aumento nella popolazione femminile over65. “Questo è dovuto al fatto che le donne attualmente con età compresa tra i 45 e i 64 anni, nate negli anni '60 e '70, hanno fumato meno e hanno smesso prima rispetto a quelle nate negli anni '50, che erano ventenni negli anni '70, quando il fumo tra le giovani donne era maggiormente diffuso, ha precisato il dottor Matteo Malvezzi, ricercatore presso l’Università di Milano.

tumore al seno

Ultimo dato rilevante emerso dall’indagine riguarda il tumore al colon-retto. Che sarà la terza causa di mortalità per le donne sia nell’UE che nel Regno Unito, con tassi di mortalità rispettivamente pari a 8 e 10 per 100mila donne. Per gli uomini, invece, la terza causa sarà il cancro alla prostata. I tassi previsti, hanno concluso i ricercatori, saranno di 9,5 e 11,2 per 100mila uomini nell’UE e nel Regno Unito.

Fonte | "European cancer mortality predictions for the year 2023 with focus on lung cancer" pubblicato il 5 marzo 2023 sulla rivista Annals of Oncology

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