Un tatuaggio medicale gratuito per coprire i segni del tumore al seno: la Regione Lazio fa da apripista e approva la legge

Il Consiglio regionale ha voluto, studiato e approvato una normativa ad hoc: ci sarà una collaborazione tra Asl e tatuatori e verranno stanziati ingenti finanziamenti per permettere alle donne che hanno subito una mastectomia di accedere al trattamento estetico.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 13 Aprile 2021
* ultima modifica il 20/09/2021

Cancellare la paura e nascondere la sofferenza ma anche abbellire e riparare il proprio corpo per ridargli una nuova vita.

Qualunque sia la ragione, una donna operata di un tumore al seno potrà scegliere di farsi un tatuaggio medicale completamente gratis.

È il progetto voluto, studiato e approvato dalla Regione Lazio.

Una legge ad hoc firmata lo scorso 3 marzo ha definito i contorni normativi di una collaborazione tra Asl laziali e tatuatori e prevedrà lo stanziamento di ingenti finanziamenti per sostenere tutte le donne che volessero coprire i segni di una mastectomia con un tattoo medico.

Lo scopo puoi facilmente intuirlo: aiutare le donne a superare l’impatto psicologico della malattia e a riguardare il proprio corpo con occhi nuovi, consapevoli che la propria identità non coincide con la malattia.

Il tatuaggio medicale

Il tatuaggio medicale è un trattamento di natura estetica che ha lo scopo di ricostruire un corpo “violato”: dai segni di una malattia, vedi il tumore al seno, fino a patologie meno gravi ma pur sempre invalidanti come la vitiligine.

Molte donne, dopo aver subito una mastectomia, possono ricorrere al tatuaggio medico. Che può consistere nella dermopigmentazione dell'areola del capezzolo, in interventi natura “visiva” per ridare tridimensionalità al seno o anche in veri e propri disegni più o meno colorati per abbellire la parte di copro deturpata.

Per le tante donne che ricorrono a questa soluzione, ce ne sono tuttavia altre per cui, invece, il tatuaggio medicale non è un’opzione accessibile. La nuova legge hanno spiegato all’Agi i vertici del Consiglio regionale del Lazio è stata pensata soprattutto per questa fascia di popolazione oncologica.

La legge

La legge, come ti dicevo, è stata approvata nel mese di marzo 2021 dal Consiglio regionale del Lazio e disciplina “i requisiti e i criteri di priorità per l'accesso a contributi" per questi tatuaggi medicali.

In sostanza, per sostenere le donne sottoposte a un intervento di asportazione e ricostruzione dell'areola mammaria e aiutarle ad alleviare il disagio psicologico, la Giunta regionale imbastirà delle collaborazioni con tatuatori specializzati in tattoo medicali.

L'obiettivo è aiutare le donne a superare l’impatto psicologico del tumore al seno e a riguardare il proprio corpo con occhi nuovi

Stanzierà poi dei finanziamenti per supportare l’accesso delle pazienti all’iniziativa: come riporta Agi, si parla di circa 180mila euro all'anno per tre anni (fino al 2023) per i tatuaggi medicali per le donne che hanno subito mastectomia e di 50mila euro annui per la campagna di comunicazione.

I numeri 

Cifre e impegno del Lazio si basano sugli ultimi dati aggiornati secondo cui, sul territorio regionale, su oltre 5mila casi di diagnosi di carcinoma mammario circa 75 ogni 1000 richiede un intervento di chirurgia radicale mentre 25 ogni 1000 necessiterebbero di una mastectomia parziale: di questi, 440 su 5.000 diagnosi di carcinoma farebbero domanda di tatuaggio medicale.

Secondo i calcoli, dunque, il contributo della Regione dovrebbero superare i 340 euro per singola donna.

La Regione Lazio oggi apre la danze, con la speranza che poi tutta Italia possa prendere ispirazione.

Fonte | Regione Lazio

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.