Un topo paralizzato torna a camminare grazie a una terapia innovativa: aveva una lesione completa al midollo spinale

Una ricerca condotta da un gruppo internazionale di scienziati presso l’Università di Losanna è riuscito a guarire un topo paralizzato attraverso una terapia innovativa che combina la rigenerazione dei nervi con altri interventi a livello neuronale.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Maria Teresa Gasbarrone 22 Settembre 2023
* ultima modifica il 22/09/2023

Per la prima volta nella storia, un gruppo di ricercatori è riuscito a far tornare a camminare un topo paralizzato a causa di una lesione completa del midollo spinale. A portare a termine con successo lo studio su topi è stato un team di scienziati del Politecnico Federale di Losanna.

Come si  legge sulla rivista Sciences, il topo paralizzato ha riacquistato la sua mobilità grazie a un'innovativa terapia genetica in grado di stimolare la ricrescita dei nervi nei casi di lesione del midollo spinale e di riconnetterli tra loro per riacquistare la capacità di muoversi.

Secondo gli esperti, quando il midollo spinale subisce un danno parziale, la paralisi iniziale può essere seguita da un recupero significativo e spontaneo della funzione motoria. Tuttavia, nei casi di lesioni spinali complete, questa normale riparazione del midollo spinale non avviene e la guarigione non si verifica.

Questo studio rappresenta un risultato importante, ma è bene specificare che si tratta solo di un punto di partenza verso lo sviluppo di una terapia applicabile agli umani, per il conseguimento della quale c'è ancora tanta strada da fare.

La terapia individuata

Un recupero significativo dopo una lesione grave richiede strategie che promuovano la rigenerazione delle fibre nervose, ma le condizioni necessarie per questo processo rimangono poco chiare. Il team di ricerca internazionale lavora da tempo a questa innovazione. Già nel 2018 lo stesso team aveva condotto un'importante ricerca che aveva permesso lo sviluppo di una terapia capace di rigenerare i nervi in caso di lesione spinali.

"Cinque anni fa, abbiamo dimostrato che le fibre nervose possono essere rigenerate da lesioni anatomicamente complete del midollo spinale", spiega Mark Anderson del centro svizzero NeuroRestore e della fondazione di ricerca Wyss Center, uno degli autori dello studio. "Ma ci siamo anche resi conto che questo non era sufficiente a ripristinare la funzione motoria, poiché le nuove fibre non riuscivano a connettersi ai punti corretti sull'altro lato della lesione".

Anderson è direttore del Centro per la rigenerazione del sistema nervoso centrale presso il polo NeuroRestore di Losanna e scienziato del Wyss Center for Bioengineering and Neural Engineering. Con i colleghi dell'Università della California (University of California) e della Harvard Medical School, gli scienziati hanno eseguito analisi approfondite per identificare il tipo di neuroni coinvolti nella normale riparazione del midollo spinale dopo una lesione parziale del midollo spinale.

I risultati e le implicazioni per la terapia umana

"Le nostre osservazioni hanno evidenziato gli assoni specifici che devono essere rigenerati utilizzando il sequenziamento dell'RNA nucleare di una singola cellula. Inoltre, questi assoni devono riconnettersi con i loro normali bersagli per ripristinare la funzione motoria", ha spiegato Jordan Square, primo autore dello studio.

Per farlo gli scienziati hanno fatto crescere i neuroni identificati nei topi per rigenerare le loro fibre nervose, aumentando la produzione di proteine specifiche per sostenere la crescita dei neuroni attraverso il nucleo della lesione e somministrando molecole di guida per attirare le fibre nervose rigeneranti al loro posto normale.

Questa terapia su più fronti è riuscita così a produrre nei topi con lesione spinale completa un recupero nella mobilità simile a quelli prodotti nei topi con lesioni parziali.

"Ci aspettiamo che la nostra terapia genica lavori in sinergia con le altre procedure che prevedono la stimolazione elettrica del midollo spinale", afferma Gregoire Courtin, autore senior dello studio.

Fonte | "Recovery of walking after paralysis by regenerating characterized neurons to their natural target region" pubblicato su Science il 21 settembre 2023

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.