
L’insonnia è un problema che colpisce un italiano su 5 e più di un terzo della popolazione mondiale. Un nuovo farmaco potrebbe aiutare a contrastare questo disturbo, che è stato esasperato negli ultimi anni dalla pandemia. Il medicinale è stato presentato al Congresso nazionale della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia SINPF e pare essere in grado di bloccare l'orexina, uno dei principali neurotrasmettitori che agisce sul sonno.
Non dormire non è solo sgradevole e, ovviamente, stancante, ma può aggravare disturbi psichiatrici o psicoemotivi, in prevalenza depressione e ansia. Ecco perché questo nuovo farmaco può svolgere un ruolo davvero importante, come confermano due studi pubblicati di recente su Lancet e su Sleep Journal.
La nuova molecola si chiama daridorexant ed è appartenente alla famiglia dei Dora, sigla di Dual Orexin Receptor Antagonists. Agisce con un bersaglio diverso da quello dei farmaci tradizionali, come le benzodiazepine e farmaci Z (zolpidem, zopiclone, eszopiclone), che incidono sul sistema del GABA: calmano il paziente attraverso il sistema dell’istamina, mentre altri farmaci agiscono sulla melatonina.
Daridorexant regola i cicli sonno-veglia che sono alterati in chi soffre di disturbi del sonno, permettendo quindi anche maggiori performance nello svolgimento delle funzioni diurne. È garantito, poi, un buon profilo di sicurezza e una riduzione degli effetti avversi.
“Oggi disponiamo di terapie ad hoc che consentono di personalizzare la cura. I nuovi farmaci che agiscono sull'orexina, di cui oggi grazie all'estensione della prescrivibilità può avvantaggiarsi anche lo psichiatra, consentono di ottenere benefici a fronte del contenimento dei costi sociali e assistenziali dell'insonnia", ha commentato sottolinea Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all'Università di Udine e co-presidente SINPF.
Fonti | Daridorexant for insomnia disorder pubblicato su Lancet, a febbraio 2022; Objective multi-night sleep monitoring at home: variability of sleep parameters between nights and implications for the reliability of sleep assessment in clinical trials pubblicato su Sleep Journal, il 22 dicembre 2022.