Uno studio italiano apre una nuova era nell’ambito della immuno-oncologia di precisione

Si tratta di combinare insieme due molecole, il nivolumab e l’ipilimumab, per ottenere una terapia più efficace contro diversi tipi di tumore, tra cui il cancro al polmone, quello alla vescica e il melanoma. Aumenta la sopravvivenza a breve termine e diminuisce il rischio di progressione della malattia.
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Giulia Dallagiovanna 31 Marzo 2021
* ultima modifica il 28/04/2021

Due molecole immuno-oncologiche, nivolumab e ipilimumab, che combinate insieme possono fornire una nuova, potente arma, contro il tumore. Quale tumore? Il punto è proprio questo: per la prima volta al mondo questa specifica immunoterapia è stata valutata indipendentemente dall'organo colpito dalla neoplasia. E lo studio dell'Università La Sapienza di Roma, pubblicato sul Journal of Translational Medicine, ha dimostrato come questo nuovo approccio potrebbe funzionare contro diverse forme di cancro: melanoma, tumore del polmone a piccole cellule, tumore del polmone non a piccole cellule, tumore della vescica, carcinoma gastrico e mesotelioma.

Prima di tutto, va chiarito che si tratta di una meta-analisi, cioè di un lavoro elaborato sulla base di 7 studi precedenti, che arruolavano in tutto 2.420 pazienti affetti dalle patologie di cui ti ho parlato. Ma i risultati sono stati talmente importanti, che si parla già di una nuova era per l'immuno-oncologia di precisione.

Si parla di efficacia agnostica, proprio perché è indipendente rispetto all'organo malato, e ha fornito questa percentuali: la risposta alle cure è aumentata del 68%, mentre il rischio di progressione della malattia si è ridotto del 20% e quelli di morte del 13%. Il confronto è stato fatto con l'impiego di un solo farmaco immunoterapico, in particolare del nivolumab.

Il rischio di progressione della malattia si è ridotto del 20%

Se invece le singole patologie vengono guardate assieme, si può notare come la terapia combinata favorisca una sopravvivenza a lungo termine per diversi tipi di tumore: cancro al polmone, cancro al rene, melanoma, mesotelioma. Si tratta di neoplasie molto complicate da trattare, soprattutto quando raggiungono una fase avanzata, e che solo in Italia corrispondono a migliaia di nuove diagnosi ogni anno. Se le consideriamo tutte insieme, raggiungiamo le 30mila.

Fonte| "Agnostic evaluation of ipilimumab and nivolumab association: a metanalysis" pubblicato sul Journal of Translational Medicine, il 25 novembre 2020 

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