Ustioni domestiche: ti servono acqua fredda e buon senso

Le ustioni domestiche capitano molto spesso, se poi passi tutto il tempo in casa come in questo periodo di reclusione forzata, questo tipo di incidenti possono accadere anche con una maggiore frequenza rispetto al solito. In caso di ustioni lievi l’acqua fredda e l’applicazione di una garza sterile possono risolvere la situazione. Nei casi più gravi può essere utile sentire il tuo medico. I “rimedi della nonna” invece sono inutili e dannosi.
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Kevin Ben Alì Zinati 25 Ottobre 2023
* ultima modifica il 27/10/2023

Basta un attimo: apri il forno senza il guanto di protezione pensando che starai super attento e non ti scotterai, oppure ti lanci a testare se il ferro è abbastanza caldo avvicinando la mano o ancora inciampi mentre stai scolando la pasta e uno schizzo di acqua bollente ti investe la mano. Le ustioni domestiche capitano, fanno male, ma se sono lievi si possono tranquillamente trattare a casa, senza bisogno di correre al pronto soccorso. Bastano acqua fresca, calma e buon senso. E i rimedi della nonna non servono.

Le ustioni domestiche rientrano nella categoria degli sfortunati incidenti che capitano con più frequenza tra le mura domestiche: toccare il ferro da stiro, la fiamma di un fornello, la teglia bollente dentro il forno o ancora prendere la scossa o entrare in contatto con una sostanza chimica ustionante. Sono tutti casi di ustioni domestiche.

L’ustione, in pratica, è una lesione della pelle causata dal contatto con fonti di calore eccessivo, sostanze chimiche, sorgenti elettriche o radiazioni. Le ustioni però non sono tutte uguali, ma si dividono convenzionalmente in tre gradi: primo grado (le più leggere), secondo grado (più gravi, presentano bolle), terzo grado (estremamente gravi, possono lasciare danni permanenti).
Anche il ghiaccio può provocare delle ustioni, lo sapevi? Per questo è assolutamente sconsigliato applicare ghiaccio su un’ustione, perché potrebbe peggiorarla.

In caso di ustioni domestiche i sintomi sono soprattutto bruciore e dolore localizzato, ma tutto dipende dal grado di ustione: si va dal semplice arrossamento, al dolore, dalla formazione di vesciche fino alla carbonizzazione dei tessuti.

Come si classificano le ustioni

Come ti ho anticipato, le ustioni possono essere di tre gradi diversi e si distinguono per la profondità e per l’estensione della lesione. Vediamo le caratteristiche di ciascun grado

  • Ustione di primo grado: è la più lieve, la parte ustionata diventa rossa e toccandola si avverte dolore e bruciore. Non si formano vesciche.
  • Ustione di secondo grado: è più profonda della precedente perché interessa non solo lo strato superficiale dell’epidermide, ma anche quello sottostante. In questo caso possono esserci vesciche piene di siero e il dolore è più intenso delle ustioni di primo livello.
  • Ustione di terzo grado: a questo livello la pelle si distrugge, l’ustione arriva in profondità, fino ai centri nervosi e può carbonizzare i tessuti. Questo tipo di ustione lascia cicatrici molto importanti, dette cheloidi, che hanno un aspetto liscio, lucido, in rilievo e non elastico. Se sono particolarmente estese, queste cicatrici possono rendere difficili i movimenti.

L’estensione della lesione e il tempo di esposizione alla fonte dell’ustione sono fondamentali per capire l’entità del danno. Occorre agire immediatamente perché le ustioni, se non trattate subito, possono far insorgere diverse complicazioni:

  • Infezioni: la pelle scoperta dalle vescicole scoppiate o quella bruciata dall’ustione più grave non protegge più l’organismo dall’attacco di batteri presenti nell’aria o sulle superfici.
  • Sovraccarico dei reni: le tossine prodotte in eccesso a causa delle pelle bruciata possono sovraccariche la funzione renale
  • Disidratazione 

Cosa fare in caso di ustione

In caso di ustione, devi sciacquare immediatamente la zona colpita con acqua corrente fredda per limitare l’arrossamento, il dolore e il gonfiore e soprattutto limitare l’estensione della lesione.

È meglio togliersi eventuali monili (anelli, orologi, bracciali) e, in caso di ustione su altre parti del corpo, è meglio togliersi i vestiti.

Dopo aver sciacquato la ferita dovresti pulirla e coprirla con una garza sterile. Prima di applicare qualsiasi pomata a base di antibiotico o cortisone è utile rivolgersi al medico che valuterà se sia il caso o meno di applicare pomate.

Il tempo di guarigione delle ustioni domestiche dipende naturalmente dalla loro gravità.
Le ustioni di primo grado possono guarire nel giro di una settimana senza lasciare cicatrici.
Quelle di secondo grado possono impiegarci alcune settimane e, nei casi meno gravi, lasciare qualche segno sulla pelle. Nei casi in cui l’ustione sia più profonda la guarigione può essere più lenta e lasciare segni permanenti sulla pelle.

Quelle di terzo grado possono metterci mesi oppure anni per guarire. Lasciano cicatrici visibili e l’epidermide colpita è molto fragile, soprattutto nei primi anni dopo l’ustione: bisogna proteggere la pelle con prodotti solari molto forti perché la pelle ustionata è molto sensibile al sole. In tutto il periodo di guarigione bisogna tenere costantemente monitorata la parte ustionata e chiamare il medico in caso di complicanze.

Cosa non fare in caso di ustione

I rimedi della nonna (applicare burro, olio, buccia di patata anche dentifricio sulla parte lesionata) sono inutili. Non hanno nessuna evidenza scientifica e in alcuni casi potrebbero addirittura peggiorare la situazione, causando infezioni oppure isolando il calore che, anziché disperdersi, continuerebbe a lesionare i tessuti.

L’acqua fredda e la tempestività d’intervento sono le uniche cose da tenere a mente quando ti ritrovi con un’ustione.

Presta attenzione anche a questi aspetti:

  • Non versare acqua ossigenata o alcol.
  • Non usare il ghiaccio, perché come ti ho già spiegato il ghiaccio può essere ustionante e peggiorare la lesione.
  • Non bucare le vesciche. La tentazione c’è, lo so. Vedi queste bolle sul braccio o sulla mano piene di liquido e pronte a esplodere e ti domandi se non sia il caso di facilitare il lavoro scoppiandole tu, prima che ci pensino loro autonomamente. Beh, è una pessima idea perché non dovrebbero proprio scoppiare ma assorbirsi spontaneamente.
  • Nel caso in cui le vesciche scoppiassero da sole, pulisci subito con acqua fresca la parte lesionata, non rimuovere la pelle scoppiata ma limitati a coprire la parte pulita con una garza sterile.
  • In caso di ustioni gravi occorre mantenere la parte ustionata immersa in acqua fredda e chiamare subito un’ambulanza.

Quando chiamare il medico

Le ustioni di primo grado possono essere trattate a casa: acqua fredda e garza sterile dovrebbero essere sufficienti per far passare tutto in pochi giorni. In caso di ustioni più gravi, invece, può essere necessario chiamare il medico, ad esempio in queste situazioni:

  • Ustioni chimiche o da scossa elettrica
  • Ustioni estese, delle dimensioni più grandi della mano
  • Ustioni profonde
  • Ustioni che carbonizzano la pelle o la fanno diventare bianca
  • Ustioni che provocano bolle in parti delicate del corpo: viso, mani, braccia, piedi, genitali, gambe

Va invece chiamata subito l’ambulanza se la persona con l’ustione:

  • Ha subito altri traumi
  • È in stato di shock (aumento della sudorazione, respiro affannoso, debolezza, pelle fredda, vertigini)
  • È incinta
  • Ha patologie come diabete, cardiopatie, problemi ai polmoni o al fegato
  • Ha un sistema immunitario debole (ad esempio in seguito a trattamenti chemioterapici o se è affetto da HIV)

Fonte | National Institute of Health 

(Articolo scritto da Angelica Giambelluca il 13 aprile 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 25 ottobre 2023)

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