Un capitolo a parte va dedicato ai soggetti allergici che vogliano sottoporsi a vaccinazione, in quanto esistono differenti sostanze presenti nei vaccini che possono potenzialmente causare reazioni allergiche gravi quali ad esempio shock, edema glottideo e anafilassi.
Le reazioni d’ipersensibilità, locali o generalizzate, possono essere evitate in 2 modi:
Esistono, dunque, diverse componenti allergizzanti nei vaccini, che uno studio della Commissione Farmaci Latice della SIAIP distingue in 3 grandi categorie :
Una volta noti i componenti dei vaccini che presentano potere allergizzante e a seguito di una doverosa anamnesi dalla quale possono emergere allergie a uno o più dei componenti, si potrà procedere o meno alla somministrazione dello stesso. A questo proposito è molto importante ricordare che esistono ormai numerosi studi che attestano che i vaccini non aumentano il rischio di sviluppare allergie e asma. Vi è però qualche accortezza che il medico vaccinatore può prendere quando si trova di fronte a un soggetto allergico che considera a rischio, come ad esempio l’esecuzione di un prick test o l’invio ad un allergologo che potrà determinare con maggiore precisione l’entità della situazione o ancora una terapia desensibilizzante contro l’allergia.
L’unica reale controindicazione assoluta che riguarda tutti i vaccini è rappresentata dall’insorgenza di una grave reazione allergica immediata a una dose precedente della vaccinazione. È perciò di fondamentale importanza eseguire un’accurata anamnesi.