Vaccini: solo 3 reazioni gravi ogni 100mila dosi. I dati Aifa ne confermano la sicurezza

Il rapporto Vaccini 2018 pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco mette in evidenza che il rapporto beneficio/rischio per quanto riguarda i vaccini è decisamente favorevole, dal momento che gli eventi avversi gravi segnalati sono pochissimi.
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Federico Turrisi 1 Agosto 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Rappresentano una protezione per la nostra salute, sono (e sono stati) indispensabili per sconfiggere malattie anche molto pericolose. Di che cosa stiamo parlando? Dei vaccini, uno degli strumenti di prevenzione più efficaci che ci mette a disposizione la medicina. E anche uno dei più sicuri, stando a quanto riporta il Rapporto Vaccini 2018 pubblicato da Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco.

Rispetto alle edizioni precedenti, quest’anno nel rapporto sono stati utilizzati i dati sulle dosi effettivamente somministrate a livello nazionale forniti dal Ministero della Salute e dai Dipartimenti della Prevenzione delle Regioni e delle Provincie Autonome. Ciò ha permesso di calcolare i tassi di segnalazione e quelli delle reazioni avverse gravi correlabili per dosi somministrate su scala nazionale. Vediamo allora i risultati.

Su un totale di circa 18 milioni di dosi somministrate in Italia nel 2018, per tutte le tipologie di vaccino, sono state effettuate 31 segnalazioni ogni 100.000 dosi. In sostanza, il rapporto beneficio/rischio è decisamente favorevole, fa notare il rapporto. Il numero delle segnalazioni relative a reazioni avverse gravi si riduce appena a 3 eventi ogni 100 mila dosi. Le reazioni, inoltre, sono tutte note e vengono dunque già riportate nelle informazioni sul prodotto dei vaccini autorizzati in Italia.

Ogni 100mila vaccini, sono solo 3 le segnalazioni che riguardano reazioni gravi

La reazione avversa più frequente tra quelle segnalate è la febbre. Meno comuni sono risultate reazioni avverse come iperpiressia (ossia febbre molto alta), vomito e orticaria. Oltre la metà delle segnalazioni proviene dai medici (52,6%), seguiti dagli operatori sanitari (23,4%). Più basse le percentuali dei farmacisti (12,7%) e dei cittadini (11,3%). La regione con il più alto tasso di segnalazioni è la Valle d'Aosta (221,6 per ogni 100 mila abitanti), mentre quella con il tasso più basso è la Calabria (0,7 per ogni 100 mila abitanti). Infine, da aggiungere che non è stato registrato alcun decesso potenzialmente collegabile alla vaccinazione. Insomma, se avessi ancora dubbi sulla sicurezza dei vaccini, questi numeri dovrebbero spazzarli via definitivamente.

Fonte | Aifa Rapporto Vaccini 2018

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