Vaccino contro il morbillo: le dosi, le controindicazioni e quando deve essere effettuato

Il morbillo è una malattia infettiva e non è così innocua come potrebbe sembrarti. Quando si verificano, le complicanze possono essere anche molto gravi. Per questa ragione, dovresti assicurarti di aver fatto il vaccino e che venga somministrato anche a tuo figlio. Ecco quali sono le dosi e le possibili controindicazioni.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
22 Maggio 2019 * ultima modifica il 22/09/2020

Il morbillo è una malattia infettiva caratterizzata da comparsa di esantema (eruzione cutanea diffusa) maculo-papuloso e di colore rosso cupo e da un elevato indice di contagiosità (97-98%). È causato da un virus, il Paramyxovirus, la cui trasmissione avviene per via aerea in maniera diretta, attraverso goccioline di saliva (dette goccioline di Flugge), o indiretta, attraverso i fluidi corporei di una persona malata (sperma, muco). I segni e sintomi caratteristici di questa condizione contemplano una fase pre-esantematica, in cui si avrà un forte raffreddore accompagnato da congiuntivite e febbre alta, e una fase esantematica, con la comparsa delle tipiche eruzioni. Nonostante abbia solitamente decorso benigno, è fondamentale ricordare che esistono delle forme particolarmente aggressive che possono portare a complicanze quali diarrea, con conseguente disidratazione, otite media e polmonite, fino ad arrivare a encefalite e meningite, con prognosi infausta.

Non esiste un trattamento mirato e specifico per il morbillo, infatti si ricorre a una terapia di supporto che include anche una reidratazione nel caso in cui si verifichi una copiosa perdita di liquidi attraverso la diarrea. Occorreranno all’ incirca tre settimane per avere una risoluzione completa del morbillo.

Fatta questa doverosa introduzione, è opportuno sottolineare l’importanza che ricopre la prevenzione, quindi la vaccinazione, per scongiurare, se non debellare, il rischio di contagio, raggiungendo ciò che viene definita “immunità di gregge”, o meglio, “immunità solidale” (termine coniato da un pediatra barese, il dottor Di Mauro, per sottolineare la solidarietà del gesto nei confronti di chi, per varie motivazioni, non può sottoporsi alla vaccinazione).

Il vaccino contro il morbillo è costituito da virus vivo attenuato (incapace di far sviluppare malattia, in quanto troppo debole, ma efficace nell’indurre la risposta immunitaria) ed è disponibile nella formulazione trivalente assieme ai virus di parotite e rosolia, anch’essi attenuati.

La modalità di somministrazione

Dev’ essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare. Non può, in nessun caso, essere somministrato endovena.

Quante dosi

È prevista una prima dose (0,5 ml) fra i 12 e i 18 mesi. Una dose di richiamo può essere somministrata attorno ai 5-6 anni. Bisogna ricordare che i bambini nel loro primo anno di vita potrebbero non rispondere adeguatamente alle componenti dei vaccini, motivo per cui si somministra a partire dai 12 mesi. Se dovesse verificarsi una condizione per cui sia necessario vaccinare i bambini al di sotto dei 12 mesi (ad es. un’epidemia) sarebbe opportuno ricorrere a una seconda dose nel secondo anno di vita, preferibilmente entro tre mesi dalla prima.

Le controindicazioni

Le controindicazioni a questo vaccino possono essere.

  • Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti o alla neomicina
  • Gravidanza
  • Immunodeficienza, sia essa cellulare o umorale

Le reazioni indesiderate

Come per tutti i vaccini si può verificare gonfiore e arrossamento nella zona d’inoculo che può essere accompagnata da dolorabilità. Può insorgere anche febbre.

E’ molto importante, prima di sottoporsi a vaccinazione, effettuare un’adeguata anamnesi, affinché vengano evitate reazioni indesiderate che possano dipendere da una condizione patologica di base per cui è controindicata l’effettuazione del vaccino.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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