Nei primi mesi del 2017, i giornali hanno riportato diverse notizie di persone morte, o dalla salute gravemente compromessa, dopo aver contratto la meningite. Su Ohga ti abbiamo già parlato di questa malattia. In questo caso, devi sapere che si trattava della sua variante batterica e, nello specifico, di quella trasmessa dal Neisseria meningitidis o meningococco.
Ma contro questo batterio esistono tre tipi di vaccinazioni, alle quali puoi sottoporti per non correre il rischio di venire contagiato. Abbiamo chiesto al dottor Albert Kasongo, medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano, di spiegarci a quale età è bene vaccinarsi e se esiste un periodo dell'anno più adatto.
La differenza risiede nel sierogruppo contro cui è rivolto il vaccino stesso, che possiamo considerare come una sorta di sottospecie del batterio del meningococco. Avremo quindi:
Dalle statistiche mediche possiamo evincere in effetti una maggiore frequenza di diagnosi nei mesi invernali e primaverili. Questo può essere conseguenza della modalità di trasmissione del batterio, che avviene tramite goccioline di saliva, emesse attraverso tosse o starnuti da persone infette o da portatori sani. In realtà, non esiste un periodo specifico per effettuare la vaccinazione. La mia raccomandazione è quella di effettuarla il prima possibile.
Credo sia opportuno, innanzitutto, ricordare che la scheda vaccinale vigente prevede:
In considerazione di tutto questo e ricordando l'importanza del richiamo, che permette di mantenere elevata la protezione immunitaria individuale, va detto che i dati attualmente disponibili in letteratura non consentono di stabilire la necessità di un richiamo. Tuttavia, in Italia, col nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, è stata inserita una dose di richiamo in età adolescenziale, perché è il periodo nel quale il rischio di contagio è maggiore.
Il vaccino è raccomandato, anche in assenza di epidemia, nei confronti di bambini piccoli, cioè al di sotto dei 5 anni di età, di adolescenti, di giovani adulti e di persone a rischio perché affette da patologie particolari e che abbiano un sistema immunitario carente. Infine, invito sempre tutti a consultare il sito del Ministero della Salute.
Fonte| Ministero della Salute