Le vesciche sono per molti una sgradevole compagnia estiva. I talloni, soprattutto, ma anche le dita dei piedi iniziano a essere doloranti ai primi caldi, per trovare pace a fine stagione. Come mai? Si lasciano le calze e l’attrito con la scarpa forma questa dolorosa bollicina. In realtà, ci sono vesciche scatenate da infezioni virali, da allergie da contatto o da sbalzi termici. Non sempre comprenderne la causa è semplice. Una cosa è sicura: è meglio evitare di farla scoppiare. Ci sono altri modi per risolvere il disagio.
Dopo una giornata con un paio di scarpe nuove, magari in cuoio e con i tacchi alti, sai benissimo che quelle bollicine sul tallone si chiamano vesciche e che, un pochino, te le sei andato a cercare, perché probabilmente non hai indossato le calze. Ma ti sei mai chiesto che cosa sono esattamente? Sono bolle che compaiono quando del liquido si raccoglie nelle tasche sotto lo strato superiore della pelle. Possono essere riempite con pus, sangue o la parte chiara e acquosa del sangue chiamata siero. La maggior parte ha una forma circolare e in alcuni casi potrebbe essere dolorosa, se si rompe, o prudere. La vescica più comune è quella che si forma a causa di un attrito, come può essere, sui piedi, quello causato da una scarpa o, sulle mani, dall’uso di uno strumento. Possono manifestarsi anche per un'infezione virale, come l'herpes, o dopo aver mangiato un frutto cui sei allergico.
Le cause delle vesciche sono numerose. Non compaiono solamente se le scarpe sono strette o scomode, anche se probabilmente è la spiegazione che si danno i bambini. Vediamo insieme a cosa fare attenzione.
La vescica è una bolla che non duole finché non si rompe e la sua manifestazione è il sintomo di un problema di salute o di un'irritazione. Può essere accompagnata da:
La maggior parte delle vesciche non ha bisogno di una cura, perché guarisce da sola. La pelle si riforma, il liquido viene assorbito e lo strato di cute più esterno si staccherà naturalmente. Non è consigliabile rompere le vesciche, poiché la bolla è una barriera che protegge dalle infezioni. Quello che puoi fare è coprirla con un cerotto (esistono quelle appositi) o un garza per evitare ulteriori traumi.
Se la vescica si rompe da sola, resisti all'impulso di staccare la pelle morta dalla parte superiore. Lascia defluire il fluido in modo naturale e lavala accuratamente con acqua e sapone delicato. Poi copri l’area con una medicazione sterile e asciutta. Alcuni farmaci, come le medicazioni idrocolloidali, possono aiutare a prevenire ulteriori disagi e incoraggiare il processo di guarigione. Se la vescica contiene sangue, non devi toccarla. Guarirà da sola anche se i tempi probabilmente saranno più lunghi. Alcune vesciche migliorano con il sole e l’aria, perché hanno un’azione seccante. Se puoi quindi lasciale respirare, indossando delle scarpe aperte.
Per alleviare il dolore correlato alle vesciche, puoi drenare il liquido. Lo devi fare, però, nel rispetto di alcune norme igieniche.
La formazione di vesciche dipende molto dallo stile di vita e da alcune abitudini scorrette. Prima di tutto fai attenzione a prender il sole con le adeguate protezioni ed evita tutti quei prodotti cui sei potenzialmente allergico. Per evitare i blister sul piede, indossa scarpe comode e della tua taglia. Sono importanti i calzini, che fanno traspirare il piede e proteggono dall’attrito. Esistono i fantasmini, che non si vedono. E' vero con alcune scarpe non sono belli, ma la salute dei tuoi piedi deve venire prima della bellezza dei tuoi sandali. Potresti anche provare a spolverare l'interno delle calze o delle scarpe con del talco, per asciugare il sudore. Per le mani, il consiglio è quello di lavorare sempre con i guanti o l’applicazione di un nastro adesivo apposito. Esistono poi dei cerotti che prevengono la formazione delle bolle: sono come dei cuscinetti in silicone che fungono da barriera protettiva.
Fonte | Humanitas