Virus Zika: pochi casi in Italia, ma le donne in gravidanza devono fare attenzione

Il virus Zika è un Flavivirus e si trasmette tramite una puntura di zanzara infetta. Ha sintomi simili a quelli dell’influenza. L’epidemia più grave di virus Zika si è registrata in Brasile nel 2015, mentre in Italia si sono registrati appena 4 casi nel 2019, tutti associati a viaggi all’estero. Se aspetti un bambino devi prestare particolare attenzione: contrarre l’infezione durante la gestazione può causare anche anomalie cerebrali congenite.
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Angelica Giambelluca 4 Marzo 2020
* ultima modifica il 12/06/2020

In questo periodo in cui la parola virus è uno dei termini più discussi, ricercati e approfonditi, la tua mente inevitabilmente va ai virus che l’umanità ha già avuto modo di sperimentare. Uno di questi è il virus Zika (nome in codice Zikv), una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette di alcune specie appartenenti al genere Aedes.

Cos'è

Il virus Zika è un Flavivirus ed è simile al virus della febbre gialla, della febbre dengue, dell'encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale. Isolato per la prima volta in Uganda nel 1947 dalle scimmie della foresta Zika, questo virus ha iniziato a colpire dal 2007 la Micronesia, la Polinesia francese, Isola di Pasqua, Isole Cook e Nuova Caledonia.  L’epidemia più grave di virus Zika si è registrata in Brasile nel 2015 e ha colpito oltre 7000 persone. Dal 2016 non si sono più registrate epidemie di questa entità. In Italia, nel 2019, si sono registrati appena 4 casi di virus Zika, tutti associati a viaggi all’estero.

I sintomi sono simili a quelli dell’influenza, associati a eritema, febbre, dolori muscolari e mal di testa, ma nell’80% dei casi l’infezione di virus Zika è asintomatica.

La zanzara infetta può passare il virus all’uomo il quale, punto da un’altra zanzara non infetta, le trasmette il virus, innescando un focolaio endemico. Le donne in gravidanza o che progettano la maternità devono prestare particolare attenzione: l’infezione da virus Zika contratta durante la gestazione può causare anomalie cerebrali congenite, incluso microcefalia denominata anche  sindrome congenita da virus Zika.

I sintomi

I sintomi del virus Zika sono simili a quelli della comune influenza, anche se parlare di comune influenza nell’epoca del Covid-19 fa quasi sorridere. Diciamo che a differenza del Coronavirus contro cui stiamo lottando in queste settimane, il virus Zika sembra essere meno pericoloso. I sintomi compaiono a distanza di 3-13 giorni dalla puntura della zanzara vettore. L’infezione dura dai 4 ai 7 giorni e raramente è necessario il ricovero in ospedale

In otto casi su dieci la patologia è asintomatica, quando invece sono presenti sintomi questi di solito sono:

  • Eritema maculopapillare, un rush cutaneo caratterizzato dalla comparsa sulla cute di un’area rossa e piatta coperta da piccole papule rosse confluenti.
  • Febbricola
  • Dolore alle articolazioni
  • Spossatezza
  • Congiuntivite
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari

Le eruzioni cutanee solitamente iniziano prima sul tuo volto e poi si estendono su tutto il tuo corpo. In alcuni casi, meno frequenti, potresti avvertire dolore nella parte posteriore dell’occhio o avere sintomi gastro intestinali.

Nei Paesi colpiti dall’infezione, è stato anche osservato un aumento dei casi di sindrome di Guillain-Barré, una poliradicolonevrite acuta che si manifesta con paralisi progressiva di braccia e gambe ed è causata dal sistema immunitario che attacca il proprio sistema nervoso periferico. Si è riscontrato inoltre un aumento delle nascite di bambini con microcefalia congenita (ridotte dimensioni della testa che comporta seri problemi come disabilità cognitiva, convulsioni, sordità e cecità), per questo il virus Zika, sebbene non abbia sintomi gravi nella maggior parte dei casi, non deve essere sottovalutato dalle donne incinte o che progettano una gravidanza.

Le cause

Il virus Zika è causato dalla puntura di una zanzara infetta, detta zanzara “vettore”. Il contagio tra persone avviene attraverso lo scambio di liquidi biologici (via sessuale, trasfusioni, passaggio materno-fetale). Tuttavia, secondo quanto riportato nel “Rapid risk assessment: virus Zika disease epidemic”, pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) il 23 maggio 2016, non sono ancora chiari alcuni aspetti di questo virus:

  • Per le donne in gravidanza, non è chiaro in quale trimestre il contagio abbia più probabilità di far sviluppare microcefalia nel bambino
  • Per gli uomini, non è chiaro quanto può durare attivo il virus nel liquido seminale
  • Per le zanzare vettore: non è definito il ruolo di altre specie di zanzare come potenziali vettori del virus Zika.

In gravidanza

Il virus Zika in gravidanza può essere trasmesso dalla mamma al feto o in prossimità del parto. Diverse ricerche hanno dimostrato che la trasmissione al feto può far insorgere microcefalia nel bambino. Questo perché il virus Zika è altamente neurotropico (in grado cioè di infettare le cellule nervose) e può infettare sia il cervello, sia la placenta. Se sei incinta e sospetti di aver contratto il virus Zika devi rivolgerti immediatamente al medico che predisporrà tutti gli esami utili per confermare l’infezione e capire come procedere. In questo documento del Ministero della Salute ci sono tutti i passi utili da compiere nel caso sospettassi di essere infettata.

Se il virus è contratto a poche settimane dal parto e passa al neonato, il bimbo può sviluppare sintomi come quelli già indicati per gli adulti (eritema, dolori alle articolazioni, etc..).

Il virus nel latte materno non è causa di infezione, quindi una madre infetta può comunque continuare ad allattare seguendo le linee guida dell’OMS.

In generale, alle donne in attesa e a quelle che stanno progettando una gravidanza a breve, si raccomanda di:

  • Valutare la possibilità di rimandare programmi e piani di viaggio nei Paesi colpiti dal virus
  • Se il viaggio non è rimandabile, adottare misure protezione contro le punture di zanzara
  • Ritornando da viaggi in aree a rischio, darne subito notizia nel corso delle visite prenatali, al fine di poter essere valutate e monitorate in modo appropriato.

Per quanto riguarda neonati e bambini, durante i mesi estivi dovresti prendere tutte le precauzioni possibili per evitare che le zanzare infettino i piccoli:

  • Utilizzare abiti che coprono la maggior parte del corpo dormire sotto zanzariere o comunque con zanzariere sulle finestre
  • Applicare repellenti cutanei con estrema cautela, chiedendo consiglio medico e solo dopo i tre mesi d’età nei mesi in cui le zanzare sono più attive
  • Soggiornare in ambienti con aria condizionata, cercando di regolare la temperatura in modo da non disturbare il bambino

La diagnosi

Al di là del sospetto clinico, la diagnosi di virus Zika si ottiene tramite esami del sangue. La diagnosi sierologica è, purtroppo, complicata da possibili reazioni crociate con altri Flavivirus.

Come si previene?

Non esistono, al momento, né vaccini né terapie preventive. L'unico modo per prevenire l'infezione è evitare di essere punti dalla zanzara vettore. E la cosa non è proprio semplice, soprattutto in estate, dove nonostante repellenti, zanzariere e altre strategie, le zanzare riescono sempre a pungerci.

Se viaggi nei paesi in cui il virus è maggiormente presente cerca di seguire queste semplici regole:

  • Copriti la pelle esposta con pantaloni e magliette a maniche lunghe, soprattutto di giorno
  • Usa repellenti
  • Metti le zanzariere alle finestre
  • Cerca di pernottare in strutture protette da zanzariere

Una particolare attenzione va dedicata alle persone che non sono in grado di proteggersi autonomamente (bambini, anziani, malati).

Si può curare?

Il virus Zika si può curare per quello che riguarda i sintomi: paracetamolo o altri antipiretici in caso di febbre, dolori muscolari, mal di testa. Mi raccomando bevi sempre e mantieniti idratato, per il resto stai a risposo e aspetta che passi. Se il virus interessa donne incinta o neonati occorre seguire le indicazioni che ti abbiamo dato nei paragrafi precedenti.

È presente anche in Italia?

Nel 2019 i casi di virus Zika in Italia sono stati quattro, tutti associati a viaggi all’estero. Ad oggi non si rilevano in Europa focolai di virus Zika trasmessi da zanzare "vettore", ma le autorità sanitarie di diversi Paesi (Italia, Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia) hanno riferito la presenza di casi di infezione in viaggiatori di ritorno dalle aree interessate dal virus. Inoltre, sono stati individuati casi sporadici di sindrome congenita da virus Zika in bambini nati in Europa da madri che avrebbero contratto l’infezione in aree interessate dal virus durante la gravidanza.

In Italia i casi di virus Zika sono costantemente monitorati grazie al “Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika – 2016”, pubblicato il 16 giugno 2016 dal Ministero della Salute.

Nel 2016 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiesto ai paesi europei di intensificare i controlli durante il periodo estivo, quando le zanzare “vettore” circolano con maggiore frequenza.
L’OMS però invita anche a distinguere tra i vari tipi di zanzare:

  • Aedes aegypti: è il vettore principale di virus Zika e responsabile delle epidemie in America latina. La specie è originaria dell’Africa occidentale ed è presente in molte aree della fascia tropicale e subtropicale della Terra. Questa zanzara è stata individuata anche in aree alcune zone dell’Europa, come l’isola di Madeira (Portogallo) e la costa nord-orientale del Mar Nero (Georgia e alcune zone meridionali della Federazione russa).
  • Aedes albopictus: è una specie di zanzare suscettibile al virus, ma considerata per il momento “vettore” secondario. Originaria del sud-est asiatico, ma ormai diffusa anche nelle aree temperate, questa zanzara è presente anche in Europa e soprattutto nei paesi del Mediterraneo, come l’Italia.

L’OMS chiede quindi ai paesi europei, come il nostro, di prepararsi adeguatamente seguendo quattro direttive principali:

  • Sorveglianza e controllo per diminuire la presenza di queste zanzare vettore
  • Sorveglianza dei contati umani da virus Zika attraverso sistemi di allerta precoce
  • Rapida conferma di laboratorio relativa a eventuali eventi di trasmissione locale di Zikv ed eventuali complicanze (episodi di microcefalia e sindrome di Guillan-Barrè)
  • Attenzione alle attività di comunicazione, con particolare riguardo per i gruppi a maggior rischio (come le donne in attesa).

I siti utili

Ecco qualche consiglio sui siti che potresti consultare se vuoi controllare l’evoluzione del virus Zika:

Il sito European Center for Disease Control and Prevention (ECDC), dove puoi trovare i Paesi dove si registra trasmissione locale di virus Zika e tutti gli aggiornamenti epidemiologici.

Il sito dell'Organizzazione mondiale della sanità, con i Disease outbreak news (Don) dedicati allo virus Zika. E infine quello del Ministero della Salute, nella pagina dedicata agli eventi epidemici all’estero.

Fonti| Ministero della Salute; ISS;

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