“Voglio una mascherina 1522”: la frase in codice per denunciare una violenza domestica

Una donna vittima di violenza potrà entrare in farmacia e pronunciare questa frase in codice. Il farmacista a quel punto le fornirà tutte le informazioni utili e la aiuterà a trovare il supporto di cui ha bisogno. Restare a casa, infatti, ci ha protetti dal virus, ma per alcune persone può essere stato un vero calvario.
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Giulia Dallagiovanna 5 Maggio 2020
* ultima modifica il 24/09/2021

Aggiornamento del 24 settembre 2021

La possibilità di richiedere una "mascherina 1522" per segnalare una violenza domestica è ancora valida, anche oggi che non siamo più in lockdown. Lo ha dimostrato proprio qualche giorno fa una ragazzina di 17 anni di Oristano, in Sardegna, che ha chiesto e ottenuto l'aiuto della farmacista proprio attraverso questa frase in codice.

Si è presentata nel negozio assieme a un'amica e la dottoressa ha capito subito il pericolo grave che stava correndo. Ha quindi fatto accomodare le ragazze nel retro del negozio, ha chiesto loro di raccontarle cosa stesse accadendo e a chiamato la polizia. Il risultato? L'uomo, un amico di famiglia, che da 5 anni abusava della 17enne è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minore.

Per questo motivo è importante sapere come funziona questo strumento adottato in tempo di pandemia per facilitare la richiesta di aiuto da parte di donne che subiscono violenza sessuale o domestica.

Articolo del 5 maggio 2020

Restare a casa ha dei pro e dei contro. Da un lato ti proteggi dal virus, dall'altro ti allontani dalle persone a cui vuoi bene. Da un lato sei al riparo dai nemici esterni, ma dall'altro sei più esposto a quelli che si tra trovano le mura domestiche. È quello che sta tuttora accadendo alle donne vittime di violenza e di cui ti avevamo parlato anche su Ohga. Con l'emergenza Coronavirus è stato quindi necessario trovare nuovi canali attraverso cui potessero chiedere aiuto. E uno di questi sono state le farmacie: "Voglio una mascherina 1522", sarà la frase in codice con la quale comunicare al farmacista che il tuo problema in quel momento non è solo prevenire il Covid-19.

L'idea nasce da un accordo tra la Federazione farmacisti e i centri antiviolenza. Una donna potrà quindi comunicare in codice di essere vittima di uomo violento e la persona che ascolterà il messaggio si attiverà per fornirle informazioni utili e farle arrivare l'aiuto di cui ha bisogno.

1522 non sono cifre scelte a caso: è il numero gratuito promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio a disposizione proprio delle donne. A fianco, esiste la possibilità di scaricare la app per comunicare attraverso una chat, in caso non le fosse possibile parlare o avesse paura di essere ascoltata dal suo aggressore.

1522 è anche il numero gratuito per denunciare una violenza

Ci sono poi altre possibilità che una vittima di violenza domestica può sfruttare come i centri antiviolenza della rete Di.Re e di Differenza Donna. Inoltre la polizia ha messo a disposizione l'app YouPol, che di norma serve per segnalare episodi di spaccio o di bullismo, anche per questi reati.

Insomma, proprio sfruttando l'epidemia e l'inizio della fase 2 in cui tutti dovremo indossare una mascherina, una donna può trovare un appoggio esterno a cui far arrivare il proprio grido di aiuto.

Fonte| Ministero della Salute

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.