Come si coltiva il corbezzolo e perché è diventato il fiore simbolo dell’Italia

Giovanni Pascoli le dedicò un’ode. Garibaldi ne avrebbe apprezzati i colori della bandiera nazionale. Non sarà troppo apprezzato per i suoi frutti, ma il corbezzolo rimane il simbolo dell’Italia. Una pianta sempreverde dalle preziose proprietà officinali, il cui miele è consigliato solo agli estimatori.
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Sara Polotti 4 Gennaio 2023

Foglie verdi, fiori bianchi e frutti rossi: ecco come si presenta la pianta del corbezzolo, o Arbutus unedo, un piccolo albero che può arrivare anche a un'altezza di 10 metri appartenente alla famiglia delle Ericaceae. Lo si conosce anche con il nome di àlbatro o rossello, e costituisce un importante elemento della macchia mediterranea. Originaria delle regioni mediterranee, questa pianta sempreverde è diffusa in aree come l'Europa meridionale, il Nord Africa e parte dell'Asia occidentale. Sopporta bene il vento, tanto che le brezze marine tipiche dei litorali mediterranei arrivano anche a fargli assumere delle caratteristiche forme contorte e piegate.

Con i suoi colori il corbezzolo non poteva che essere la pianta più rappresentativa del nostro Paese, un simbolo del Tricolore, tanto da essere conosciuto anche come la pianta di Garibaldi. È infatti nell’Ottocento, durante il Risorgimento, che il corbezzolo viene considerato simbolo dell’Italia: non a caso, anche Giovanni Pascoli dedicò a questa pianta l’ode Al corbezzolo. Ma anche se non ti interessi di poesia, probabilmente conosci il termine per la diffusa e garbata esclamazione "Corbezzoli!”, usata generalmente per manifestare stupore o meraviglia.

I fiori del corbezzolo sono delle piccole campanelle raggruppate tra loro di colore bianco, mentre i frutti sono delle bacche di colore rosso acceso che maturano dopo la fioritura e sono anche commestibili (anche se poco diffusi in questo senso: più conosciuto e amato è il miele derivante da questa pianta). Le foglie verdi del corbezzolo hanno invece molte proprietà officinali.

Come coltivare il corbezzolo in giardino o in vaso

Se stai pensando di coltivarlo, devi considerare che il momento ideale per piantare il corbezzolo dipende dalle condizioni climatiche della tua zona. In generale, la primavera e l'autunno sono stagioni favorevoli per la piantumazione. Il corbezzolo prospera infatti in climi mediterranei e temperati. Essendo una pianta che si riproduce facilmente sia per seme che per talea, puoi piantare i semi verso la fine dell’inverno (in terriccio sempre umido collocando il vaso in un luogo ricco di luce e riparato), mentre le talee andranno moltiplicate in inverno e trapiantate in terra compiuti i due anni.

È resistente al freddo, ma è preferibile evitare temperature estreme. In climi più freddi, la coltivazione in vaso con la possibilità di spostare la pianta all'interno durante i mesi più freddi potrebbe essere una scelta praticabile.

Ricorda poi che questa pianta predilige terreni ben drenati e leggermente acidi. Assicurati che il suolo sia ricco di sostanza organica per favorire una crescita sana.

Quanto impiega a crescere?

Il corbezzolo è una pianta a crescita lenta e potresti già averlo intuito quando ti ho parlato della riproduzione tramite talea.

Dalla semina o dalla piantumazione di giovani piante, un esemplare può richiedere diversi anni prima di raggiungere le dimensioni mature. La pazienza è la chiave quando si coltiva il corbezzolo.

Come curare il corbezzolo

Il corbezzolo è noto per la sua resistenza alla siccità una volta stabilito. Tuttavia, durante i primi anni di crescita, è importante mantenerlo ben idratato innaffiandolo regolarmente, specialmente durante periodi di siccità e quindi di calore intenso. Non richiede invece una concimazione intensiva: applica un concime equilibrato in primavera per fornire nutrienti sufficienti per la crescita.

Per quanto riguarda la potatura, può essere necessaria per controllare la forma della pianta e rimuovere eventuali rami danneggiati o malati. Effettua le potature in primavera, dopo la fioritura, e otterrai risultati davvero soddisfacenti.

Infine, un accenno ai fiori del corbezzolo: i famosi corbezzoli maturano in autunno e possono essere raccolti quando hanno raggiunto il colore rosso-arancio. Sono commestibili e possono essere consumati freschi o utilizzati nella preparazione di marmellate e dolci.

(Scritto da Gaia Cortese il 10 marzo 2019;
modificato da Sara Polotti il 4 gennaio 2023)

Fonti| Kew Royal Botanical Gardens; Agraria.org