L’Ecuador è il primo Paese al mondo a riconoscere i diritti degli animali selvatici

Una nuova sentenza storica allarga le tutele in tema di rispetto degli animali selvatici in Ecuador, per la prima volta al mondo, a fine Gennaio 2022, la Corte Costituzionale dell’Ecuador ha deciso che non potranno più essere cacciati o allontanati dai loro habitat. Tutto questo è stato possibile grazie a Estrellita, una scimmia che ha rivoluzionato la tutela legale degli animali selvatici in Ecuador.
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Francesco Castagna 4 Aprile 2022

Non siamo lontani dalle leggi approvate negli ultimi anni sugli animali senzienti, quella statunitense per esempio che prevede per loro anche un avvocato. Finalmente possiamo darti un’altra buona notizia: in Ecuador, per la prima volta al mondo, sono stati riconosciuti i diritti fondamentali degli animali selvatici. Il 27 Gennaio 2022 la Corte ha stabilito, tramite la sentenza “Estrellita Monkey”, che gli animali selvatici dell’Ecuador non potranno più “essere cacciati, pescati, catturati, raccolti, estratti, tenuti, trattenuti, trafficati, commercializzati o scambiati”. Da ora in poi quindi gli animali selvatici ecuadoriani avranno il diritto di vivere mantenendo tutte le loro caratteristiche: dall'habitat alle abitudini.

La decisione è stata presa dalla Corte Suprema che, seguendo la legislazione che tutela i Diritti della Natura, ha deciso di riconoscere questi diritti legali specifici agli animali selvatici.

Tutti i diritti che magari dai per scontato, come quello a esistere, mantenersi e rigenerarsi, sono tutele che agli animali selvatici non sono mai state riconosciute. Devi sapere che dare atto che la natura abbia dei diritti giuridici vuol dire essere consapevoli del fatto che gli ecosistemi in cui viviamo sono interconnessi, e si servono vicendevolmente delle loro attività.

L’Ecuador detiene il primato anche per un'altra decisione rivoluzionaria: nel 2008, proprio per la grande attenzione sul tema, il Paese ha votato per riconoscere la natura come entità legale. Nella legge rientrava anche la tutela degli animali, ma alcuni aspetti non erano stati ancora chiariti.

La scimmia Estrellita 

L'ampio dibattito sulla tutela degli animali selvatici si è acceso nel 2019 grazie alla storia di una scimmia di nome Estrellita. Il primate era stato rapito in natura, a solo un mese di vita, nel 2002 da una donna che lo teneva in casa come animale domestico. La scimmia ha passato 18 anni della sua vita in una abitazione, durante i quali ha perso tutte le sue caratteristiche comportamentali naturali. È stata poi sequestrata dalle autorità nel 2019 e portata in uno zoo dove è morta un mese dopo. In quel caso la Corte stabilì che avevano torto sia la famiglia che le autorità, perché entrambe avevano deciso al posto della scimmia l’habitat che ritenevano migliore per l’animale. Una sentenza che ha dato modo ai giudici di ribaltare un preconcetto che abbiamo ancora sugli animali: “La loro vita è importante di per sé e non perché lo è per gli umani”, si legge nel giudizio della Corte.

Cosa cambia ora?

La sentenza stabilisce che lo Stato è responsabile della cura e della protezione degli animali selvatici, promuovendone il rispetto e garantendo lo sviluppo dei comportamenti tipici di ogni specie. Nessuno quindi, neanche lo Stato, potrà spostare gli animali selvatici da un territorio all’altro, con il rischio di provocare una perdita dei loro comportamenti naturali.

I giudici dell’Ecuador hanno anche stabilito che l’Assemblea Nazionale dovrà attuare una serie di provvedimenti:

  • realizzare un regolamento in cui vengono stabiliti i criteri e le modalità d’azione da parte del Ministero dell’Ambiente
  • proporre e votare, entro 24 mesi, una legge che contenga i principi affermati dalla sentenza

Abusi e crudeltà finalmente vengono pesantemente condannati, il caso ecuadoriano è uno dei punti più alti della legislazione mondiale in tema di rispetto degli animali. Devi sapere che anche l’Italia ha inserito la loro tutela in Costituzione, in linea con una sempre maggiore sensibilità da parte dei cittadini e con il Trattato europeo di Lisbona, che riconosce gli animali come esseri senzienti. Si aggiungono la Spagna, che ha adottato una normativa che riconosce agli animali domestici e a quelli selvatici lo status di esseri senzienti, e il Regno Unito che si è spinto oltre, estendendo questo riconoscimento anche ai crostacei e molluschi.