Caccia, finalmente l’Europa dice basta ai pallini di piombo nelle zone umide

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera per modificare la normativa comunitaria e introdurre entro la fine dell’anno il divieto di usare le munizioni al piombo nelle zone umide degli Stati membri (che avranno poi 24 mesi per adeguarsi). I cacciatori potranno utilizzare solo cartucce in acciaio.
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Federico Turrisi 2 Dicembre 2020

L'inquinamento legato alla dispersione nell'ambiente delle cartucce in piombo usate dai cacciatori è un'autentica piaga. In Europa solo la Danimarca le ha messe al bando, nel 1996, mentre il loro utilizzo è ammesso in tutti gli altri Paesi membri dell'Unione Europea. Ma ancora per poco. Sembra infatti in dirittura d'arrivo l'iter legislativo per vietare l'utilizzo delle munizioni al piombo nelle zone umide in Europa.

Con la doppia votazione in sessione plenaria del 24 e 25 novembre, il Parlamento europeo ha respinto le mozioni di due gruppi politici che erano contrari alla messa al bando. Adesso è molto probabile che il Consiglio dell'Unione Europea non si opporrà all’adozione della proposta di restrizione, che dovrebbe quindi essere pubblicata a giorni nella Gazzetta Ufficiale dell’UE. Dopo di che la muova misura entrerà in vigore a partire dal ventesimo giorno successivo alla pubblicazione e da quel momento gli Stati Membri avranno due anni di tempo per adeguare la loro normativa in materia.

Qualora diventasse realtà, il divieto porterebbe a una serie di benefici ambientali. Secondo il recente rapporto "Cartucce avvelenate" pubblicato dal WWF, nelle zone umide europee vengono disperse tra le 1.400 e le 7.800 tonnellate di piombo ogni anno, soprattutto a causa dell'attività venatoria. E tutto questo ha delle ripercussioni negative sugli equilibri dei fragili ecosistemi umidi e sull'avifauna che li abita. Gli uccelli selvatici (come aironi, cigni, oche e fenicotteri) scambiano infatti i pallini di piombo per cibo e la contaminazione provoca il danneggiamento del loro sistema immunitario, facilitando la diffusione di malattie infettive. Si stima che ogni anno a causa dell'avvelenamento da piombo muoia un milione di uccelli acquatici. Le alternative per i cacciatori ci sarebbero già, come le cartucce in acciaio, ma vengono poco utilizzate. Per questo possiamo dire che sia un provvedimento molto importante quello che sta per prendere la comunità europea.

"Dopo gli ultimi passaggi europei, il recepimento nazionale dovrà essere rapido e completo, perché la posta in gioco è ben più grande di quanto sembri", ha affermato Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). "Bandito da ogni campo delle attività umane, il piombo è rimasto intoccabile nell’attività venatoria, con conseguenze molto gravi per i preziosi ambienti umidi e gli uccelli acquatici che li frequentano. Chiederemo all’Italia di fare in fretta e contribuire anche in questo modo all’inversione di tendenza nell’impresa urgente di conservazione della biodiversità".