Come si coltiva il basilico? Impara a farlo crescere sul tuo balcone per consumarlo fresco e sfruttarne le proprietà

Hai mai provato a coltivare il basilico in vaso sul tuo balcone? Probabilmente sì, ma potresti aver lasciato perdere per via di una malattia o per l’attacco dei parassiti: d’altronde, non è una pianta facilissima da mantenere in salute, dato che richiede molta luce e temperature miti tutto l’anno, motivo per cui soffre spesso il freddo dell’inverno. Seguendo alcuni consigli, però, sarai in grado di fare crescere il basilico a casa, utilizzarlo fresco nelle tue ricette e sfruttarne le proprietà benefiche.
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Mattia Giangaspero 21 Agosto 2023

Il basilico (Ocimum basilicum) è davvero l'erba aromatica più presente sulla nostra tavola: completa alla perfezione un sugo di pomodoro, viene utilizzato per condire la pizza, oppure tritato nel pesto alla genovese. Insomma, è così tanto legata alla tradizione italiana che magari non sai che proviene dall'India, e che tutt'oggi è molto utilizzato anche in Asia.

Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (la stessa di salvia e rosmarino) si può trovare facilmente in qualsiasi supermercato, ma hai mai provato a coltivarla a casa, magari sul tuo balcone? Certo, è molto delicata ed è spesso presa di insetti e parassiti, ma a volte è solo necessario seguire qualche consiglio giusto. Proviamo a capire quindi dove posizionarla, quante volte innaffiarla e come assicurarsi delle foglie super profumate: staccandole e utilizzandole per le tue ricette, potrai sfruttare anche le proprietà antinfiammatorie e antibatteriche del tuo basilico fatto in casa.

Tornando alla specie Ocimum basilicum, si tratta di quella più diffusa e conosciuta, ma devi sapere che ne esistono più o meno 60 varietà diverse tra loro. Tra queste vale la pena ricordare:

  • Basilico rosso: i fusti e le foglie sono di color porpora ed emettono un profumo intenso; è molto utilizzato nel sud est asiatico, dove è sfruttato per preparare il curry rosso.
  • Basilico greco: presenta delle foglie più piccole rispetto al solito e ha un portamento cespuglioso; il profumo è meno pungente e più dolce.
  • Basilico genovese: chiamato anche basilico classico, è la varietà che viene utilizzata per realizzare il famoso pesto tanto amato in Italia.
  • Basilico comune crespo: è caratterizzato da foglie ampie, con increspature sulla superficie, e un profumo molto intenso.

Quando seminare il basilico

Avere il basilico sempre in casa è un grande vantaggio: se lo coltivi in vaso, magari mettendolo sul balcone, non dovrai stare attento a consumarlo tutto prima che scada, ma ti basterà staccare di volta in volta le foglie di cui hai bisogno per insaporire le tue ricette. Il primo passo, ovviamente, sarà la semina, che deve avvenire tra marzo e aprile disponendo i semi su file parallele, senza collocarli troppo in profondità. Fino a quando non ci sarà la germinazione, ricordati di mantenere il vassoio con i semi sempre umido e a una temperatura di circa 20 gradi. Andiamo ora a vedere di quali cure e accorgimenti avrà bisogno la tua pianta di basilico.

Non ci sono particolari indicazioni sul tipo di terriccio più adatto al basilico, che non è una pianta molto esigente e ha soltanto bisogno di un terreno a ph neutro, fertile e che sia drenante, visto che i ristagni idrici sono una grande minaccia per la sua sopravvivenza. Per quanto riguarda il rinvaso, invece, dovrai effettuarlo in primavera. Ricordati poi che un buon terriccio sarà più che sufficiente per far crescere il basilico in modo sano, senza necessità di concimazioni.

Come seminare il basilico in orto

I semi nel terreno andranno distanziati di almeno 8 cm gli uni dagli altri. Dopo qualche settimana ci sarà la comparsa dei primi germogli: il periodo consigliato della semina è quello della primavera avviata, quando le gelate sono finite, o qualche mese prima se la piantina è posizionata in un ambiente protetto

Come seminare il basilico in vaso

Per non rinunciare al piacere di questa pianta aromatica anche nella stagione fredda, ecco qualche consiglio e stratagemma su come coltivare il basilico in vaso.

Esposizione e annaffiatura

Potrai coltivare il basilico in vaso o in piena terra, l'importante è che tu gli garantisca tutta la luce di cui ha bisogno: scegli una posizione soleggiata e assicurati che la temperatura di esposizione sia compresa tra 20 e 25 gradi, tenendo però presente che in presenza di una buona umidità la pianta può crescere anche in ambienti più caldi. Quel che non devi fare è esporre il basilico a condizioni sfavorevoli, ad esempio una temperatura inferiore a 10 gradi: in inverno, quindi, tienilo dentro casa al caldo, avendo cura di non fargli mancare la luce.

Di quanta acqua ha bisogno il basilico? Questa è una delle domande più ricorrenti per chi decide di coltivarlo: questa pianta ha bisogno di essere irrigato spesso, anche due volte al giorno e soprattutto in estate, ma devi sempre fare attenzione a far sì che non si creino ristagni idrici, perché così il basilico potrebbe seccare. E in inverno? Col freddo, le quantità d'acqua vanno ridotte: tocca sempre il terriccio prima di annaffiare e se senti che è umidiccio evita di farlo.

Come curare il basilico

Da giugno fino ad agosto, vedrai spuntare sulla sommità degli steli dei fiori bianchi raccolti in piccole spighe. Tuttavia, sarebbe bene non arrivare nemmeno a questo punto, perché la pianta si dedicherebbe in questo modo alla cura dei nuovi semini, trascurando le foglie che sono il vero motivo che ci porta a coltivare il basilico in balcone.

E proprio per evitare quanto ti ho appena descritto, è bene tagliare le punte della piantina perché questo gesto eviterà la fioritura e farà sì che il basilico cresca in modo più rigoglioso.

Malattie e parassiti

Anche il basilico, naturalmente, può essere soggetto a diverse malattie, che spesso portano il proprietario a sostituire direttamente la piantina, visto che costa poco e che spesso e volentieri è difficile farla sopravvivere all'inverno.

In ogni caso, il tuo basilico potrebbe avere il gambo nero per via della fusariosi, malattia provocata da due tipi di funghi che si può prevenire evitando che si formino ristagni d'acqua o eccessi di azoto. Le foglie gialle, invece, potrebbero essere causate dalla clorosi, che si verifica per l'eccessiva presenza di calcare che usi per annaffiare.

Raccolta e conservazione delle foglie

Avvolgi le foglie in carta assorbente e riponile nel cassetto delle verdure (meno freddo rispetto agli altri ripiani). Anche in questo modo le potrai utilizzare per 3-4 giorni dopo averle raccolte.

(Pubblicato da Giulia Dallagiovanna il 14.06.19Modificato da Alessandro Bai il 23-2-21

Modificato da Mattia Giangaspero il 21.08.23)