Come coltivare l’albero di arancio in giardino, oppure sul tuo balcone

Una pianta ornamentale dai fiori bellissimi e molto profumati. Ma se te ne prendi cura in modo corretto, ti darà anche le arance. Per prima cosa, però, assicurati di avere un posto riparato dove poterlo piantare, perché è un albero molto delicato.
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Mattia Giangaspero 20 Ottobre 2023

Se il tuo giardino ti sembra troppo vuoto o se ti piacerebbe essere avvolto dal profumo di agrumi in primavera, l'arancio è un albero che devi assolutamente prendere in considerazione. Se te ne prendi cura in modo corretto e costante, la sua chioma si riempirà di centinaia di piccoli fiori bianchi e di frutti dolci.

E se vivi in città, non scoraggiarti: questa pianta ornamentale si adatta bene anche a vivere sul tuo balcone. Certo, sarà più piccola e produrrà meno arance, ma potrà dare comunque risalto al tuo frutteto sul terrazzo.

Dove coltivare l’arancio

Proviene dalla Cina, ma ormai è considerato uno dei frutti tipici del mediterraneo. In questa zona ha infatti trovato il clima che piace a lui: mite e senza eccessivi sbalzi di temperatura. Forse, un po' troppo secco.

Prima di piantare il rametto che hai selezionato, dunque, assicurati che il posto sia adatto ad accogliere il futuro albero. Dev'essere un luogo al riparo dal vento e dalla luce solare diretta, sia in inverno che in estate. Anche perché le sue radici non vanno molto in profondità e potrebbe non resistere in caso di forte corrente.

E sempre per la stessa ragione, dovrai assicurarti che quando la temperatura scende sotto i 4 gradi, pianta e terreno attorno siano ben al riparo, rivestiti con teli e paglia. Sono alberi che hanno bisogno di una coperta, come molti di noi d'altronde.

Come irrigare l’arancio

Una volta piantato il rametto, avrà bisogno di cure e attenzioni. È infatti una pianta abbastanza delicata, che deve essere innaffiata spesso soprattutto durante i mesi estivi. Cerca di fare in modo che il terreno non sia mai asciutto, anche se deve rimanere ben drenato. Niente pozzanghere attorno al tuo arancio, insomma.

Durante la crescita avrà bisogno di altro nutrimento, oltre a quello che già gli garantisce il suolo. Non utilizzare, però, concimi o fertilizzanti industriali. Potresti invece costruire una compostiera utilizzando le cassette di legno della frutta e lasciare che si formi del compost dagli scarti di frutta e verdura della tua cucina. Molto più nutriente e salutare dei prodotti chimici.

Come rinvasare l’arancio

Per prima cosa, devi sapere che non tutti gli alberi di arancio esistono in natura. A parte quella amara, buona parte delle altre 40 varietà che vengono coltivate in Italia sono frutto di innesti. Lo sono sicuramente tutti i tipi di arance dolci che metti in tavola a dicembre.

Innesto significa che devi prendere un rametto da una pianta che produce già le arance che preferisci e poi incastrarlo, praticando i corretti tagli, su un altro albero. Spesso si usa proprio l'arancio amaro, perché molto resistente al freddo e alle malattie.

Ma l'innesto non è per nulla semplice da praticare e se non sei già esperto di giardinaggio di consiglio di iniziare con il metodo della talea. Dovrai prendere un rametto dove non sono presenti i frutti, togliere le foglie alla base, immergerlo in un ormone radicante e piantarlo nel terreno. Puoi acquistare l'ormone radicante in un negozio specializzato o su internet e ti servirà a proteggere la piantina e stimolarne la crescita.

Assicurati di preparare un suolo composto da sabbia e torba in parti uguali e di innaffiare spesso il rametto appena piantato.

E i semi che trovi nelle arance che mangi? Se vuoi, puoi piantarli tranquillamente. Se ben curati, daranno vita a una pianta che probabilmente non farà alcun frutto. È un po' come se non bastasse dargli il nutrimento, ma gli servisse anche un supporto dal quale partire, cioè un altro albero. 

Come concimare l’arancio

Il concime giusto deve essere ricco di macro-elementi come l'azoto, il fosforo e il potassio. Il lupino macinato è la sostanza ideale per concimare gli agrumi, poiché rilascia lentamente le giuste quantità di azoto, fondamentale per la corretta maturazione dei frutti e lo sviluppo del fogliame.

Quanto tempo ci mette a crescere un albero di arance?

Diciamo che se non sei famoso tra i tuoi conoscenti per la tua pazienza, forse l'arancio non è esattamente la pianta che fa per te. Oppure, potrebbe aiutarti a esercitarla. Il rametto infatti deve essere conservato in un vaso per almeno 2 o 3 anni prima che sia forte abbastanza per essere trapiantato nel luogo prescelto. Una volta cresciuto però, a meno che tu non lo stia coltivando sul tuo balcone, può raggiungere anche i 7 metri di altezza. Tutta l'ombra che ti serve in estate.

Quando fa i frutti?

Le talee vengono prelevate normalmente in primavera o in estate, quando sono già comparsi i fiori. Ma per i frutti, come già saprai, devi aspettare fino a novembre. Anzi, l'arancia è considerata un frutto tipico di dicembre perché moltissime varietà nascono già a inverno inoltrato. E pensa che alcune possono arrivare a maturare addirittura a maggio.

(Pubblicato da Giulia Dallagiovanna il 29.11.2018

Modificato da Mattia Giangaspero il 20.10.2023)

Fonti| giardinaggio.it