Come seminare (con successo) le tue prime piantine grasse

Non è una delle operazioni più consuete, neppure per un pollice verde, ma seminare le piante succulente, o grasse, è possibile, purché si rispettino determinate indicazioni. Attenzione quindi ai semi di qualità, al terriccio utilizzato, al vaso che deve essere di plastica e alle innaffiature dal basso.
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Gaia Cortese 5 Aprile 2021

Seminare una pianta grassa? Forse non ci avevi mai pensato, ma si può fare. Anzi, questo è il periodo migliore perché in poche settimane potrai spostare le tue piantine all’esterno e farle crescere con una temperatura favorevole prima dell’arrivo dell’autunno. Quello che devi procurarti sono i semi, il terriccio, alcuni vasi di plastica e il kit base da pollice verde per lavorare la terra e innaffiarla una volta terminate le operazioni di semina.

I semi sono facilmente reperibili in qualunque vivaio o garden specializzato o, in alternativa, puoi sempre trovarli in vendita online. Fai solo attenzione ad acquistare semi di qualità e che soprattutto non siano troppo datati: non dovrebbero avere più di uno o due anni, per intenderci.

Scegliere vasi e terreno

Scelti i semi, procurati un terriccio specifico per cactacee, a cui puoi aggiungere del pomice fine per migliorare il drenaggio e ridurre il rischio che si formino muffe e marciumi. Il contenuto di sostanze organiche non deve essere alto perché potrebbe portare alla comparsa di malattie fungine.

A questo proposito anche i vasi che userai non devono contenere sostanze organiche e pertanto devono essere lavati prima dell’utilizzo. Per farlo, usa acqua e un po’ di candeggina, in modo da disinfettarli. Preferisci vasi in plastica con una profondità limitata e di colore scuro, che protegge l’apparato radicale dalla luce e quindi dalla formazione di muschi e alghe.

Come seminare

Dopo aver riempito il tuo vaso con il terriccio, spiana e pressa leggermente la terra e coprila con un sottile strato di materiale come la pomice fine, la sabbia o il ghiaietto di quarzo. A questo punto spargi i semi: quelli con diametro inferiore a un millimetro non devono neppure essere coperti, gli altri invece vanno coperti con lo stesso materiale usato per coprire la terra.

Come innaffiare

Bagna il vaso sempre dal basso mettendolo in un contenitore in cui sia presente dell’acqua precedentemente bollita e un prodotto che riduca i rischi di infezioni fungine, reperibile nei negozi specializzati. Qui puoi anche trovare dei prodotti specifici che attivano la germinazione, ma non sono così indispensabili. L’importante è lasciare il vaso nel suo contenitore di acqua e lasciare che l’umidità risalga naturalmente.

La germinazione

Nel momento in cui il seme assorbe l’umidità dell’acqua viene avviato un processo di attivazione degli enzimi e di dissoluzione delle sostanze di riserva che consentono lo sviluppo dell’embrione. A questo punto, copri il vaso con un materiale trasparente come un sacchetto di plastica o la pellicola da cucina: questo tipo di isolamento della piantina consente di mantenere l’umidità dell’aria e di far passare comunque la luce. I semi della piante grasse, o succulente, hanno molto bisogno di luce solare, alcune specie necessitano addirittura dalle 11 alle 14 ore al giorno. Attenzione anche alla temperatura dell’ambiente che non deve scendere sotto i 18°C di notte e non deve superare i 25-26°C di giorno.

Se dopo un mese dalla semina non è comparso nulla, la semina con tutta probabilità è fallita. Diversamente, se tutto sta andando per il meglio, in un paio di settimane dovresti avere la conferma di avere portato a termine le operazioni di semina nel modo migliore, osservando qualche primo segnale della tua piantina.

Quando rinvasare (se tutto è andato bene)

Riduci progressivamente l’umidità del terreno, arieggiando la pianta almeno una volta al giorno (alzando la copertura trasparente) o bucherellando la pellicola. Fino ai 150 giorni di vita dovrai sempre bagnare la pianta dal basso, mentre l’esposizione al sole deve essere graduale. Solo dopo circa quattro, cinque mesi si inizia a somministrare un prodotto fertilizzante adatto alle cactacee.

La tua piantina potrà essere spostata in un contenitore diverso quando avrà raggiunto delle dimensioni tali da poter essere rimossa dal vaso originario senza alcun rischio. Di norma il primo rinvaso viene fatto dopo circa 8, o anche 14 mesi, a seconda del tipo di cactacea.