Festa del papà: perché in Italia si celebra il 19 marzo e cosa succede nel resto del mondo

In Italia le origini della festa del papà sono strettamente legate alla tradizione cattolica: la data scelta per questa ricorrenza, il 19 marzo, coincide infatti con la morte di San Giuseppe. In altre parti del mondo, però, le celebrazioni dedicate alla figura del padre si tengono in altri giorni dell’anno, proviamo a capire il motivo.
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Alessandro Bai 19 Marzo 2021

Ogni 19 marzo l’Italia festeggia la festa del papà, una giornata pensata per riconoscere e celebrare l’importanza della figura paterna all’interno della famiglia. A ricordarci lo scopo di questa ricorrenza c’è anche Google, che per il 2021 ha pubblicato un doodle interattivo nel quale è possibile comporre una lettera affettuosa da inviare ai padri per fare loro gli auguri.

Pur essendo abituato fin da piccolo a questa occasione, probabilmente ti sarai chiesto perché la ricorrenza cada proprio il 19 marzo. In realtà, devi sapere che la data scelta per festeggiare i papà è diversa in vari Paesi del mondo: in Italia, così come in altre nazioni dalla tradizione cattolica, la scelta è ricaduta sul giorno della morte di San Giuseppe, padre putativo di Gesù (ovvero ritenuto suo padre pur senza esserlo effettivamente) e diventato quindi simbolo della figura paterna. La storia di questa festa, però, è probabilmente più antica di quanto tu possa immaginare.

Festa del papà: le origini in Italia

Per scoprire le origini della festa del papà in Italia dobbiamo tornare indietro di diversi secoli. La figura di San Giuseppe era infatti oggetto di culto fin dall'Alto Medioevo, ma solo dal 1300 in poi si cominciò a celebrare il giorno della sua morte anche in Occidente. La svolta arrivò poi nel 1479, quando Papa Sisto IV inserì nel calendario romano la festività dedicata a San Giuseppe, mantenendo appunto il 19 marzo come data.

Non è difficile capire perché, nella tradizione cattolica, San Giuseppe sia diventato simbolo ed esempio positivo della figura paterna: i Vangeli ci dicono infatti che dopo aver appreso in sogno la verità sul concepimento di Gesù da parte di Maria, Giuseppe cancellò le sue titubanze iniziali, accettando di sposare la donna e di prendersi cura del figlio di Dio.

Si arrivò quindi al 1871, quando la Chiesa cattolica nominò San Giuseppe protettore dei padri di famiglia. In Italia il 19 marzo fu addirittura considerato un giorno festivo fino al 1977, quando la legge 5 marzo 1977, n. 54 abolì la festività: da allora, la festa del papà è un giorno feriale come tutti gli altri, ma ciò non ha impedito al Belpaese di continuare a celebrare la ricorrenza con gli auguri o con le famose zeppole di San Giuseppe, i dolci tradizionalmente legati a questa occasione.

La festa del papà nel resto del mondo

Come ti dicevo, in alcuni Paesi la festa del papà è legata alla tradizione cattolica, motivo per cui oltre all'Italia anche Spagna, Svizzera, Portogallo, Croazia, Bolivia e Liechtenstein la festeggiano il 19 marzo.

In altre parti del mondo, però, le cose funzionano diversamente: ad esempio, la Germania fa coincidere la festa del papà con il giorno dell'Ascensione, festa cristiana celebrata il giovedì 40 giorni dopo Pasqua.

In moltissimi Paesi, poi, l'appuntamento è per la terza domenica di giugno: tra questi ci sono gli Stati Uniti, dove l'origine della celebrazione dedicata ai padri è legata alla festa della mamma, giorno in cui una giovane donna chiamata Sonora Smart Dodd ebbe l'idea di istituire una ricorrenza che celebrasse i papà di tutto il mondo dopo avere ascoltato un sermone in chiesa. Era il 1909 e il suo proposito si concretizzò nell'anno successivo, quando gli Stati Uniti festeggiarono la prima festa del papà il 19 giugno, data che corrispondeva proprio con il compleanno del padre di Sonora Dodd, che si era distinto per aver cresciuto ben 6 figli da solo dopo la morte della moglie.