Simbolo di purezza, la ninfea è quel fiore che emerge dal fango in tutto il suo candore

Già conosciuto ai tempi dell’antico Egitto, la ninfea è un fiore d’acqua che simboleggia il candore, la purezza e talvolta l’amore platonico, ma non confonderlo con il fiore di loto!
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 5 Settembre 2020

Spesso confusa con il fior di loto per via della forma molto simile, la ninfea è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Nymphaeaceae che conta circa 70 specie e che cresce prevalentemente negli stagni.

Si tratta di un fiore particolarmente bello, i cui petali di tonalità che variano dal bianco al rosa, dal lilla all’azzurro, lo fanno assomigliare a una stella, aspetto che ha dato origine, come vedremo, a una leggenda dal risvolto un po' drammatico.

Ninfea: il significato

Comunemente chiamata ninfea, questo fiore è conosciuto anche con il nome “nenufaro”, derivante dal termine nenufar, introdotto dalla nomenclatura botanica del medico Otto Brunfels nel 1534. Il termine latino da cui dovrebbe avere origine la parola ninfea è tuttavia Nymphaea, termine che si ritrova di continuo nella denominazione delle varie specie esistenti.

Ninfea: la simbologia

Per il fatto di essere una pianta acquatica che cresce in zone paludose e fiorisce con il massimo candore, la ninfea da sempre è simbolo di purezza. Proprio come il giglio quindi, la ninfea viene associata alla castità e al candore e con questo significato, già nell’antico Egitto la ninfea veniva rappresentata nei geroglifici e usata per adornare le tombe.

Per gli antichi greci la ninfea simboleggiava l’amore platonico e l’amore non corrisposto o destinato a non essere mai consumato, e in taluni casi veniva considerata un potente antiafrodisiaco.

Infine, secondo le culture orientali, la ninfea simboleggia l’alba, il sorgere del sole in tutta la sua bellezza.

Ninfea: la leggenda

Secondo una leggenda diffusasi presso la popolazione indigena dei Tupi, in Amazzonia, la nascita delle ninfee è collegata a un tragico evento. Si racconta infatti che una fanciulla era tanto affascinata dalla luna da desiderare di essere una stella, per poterla accarezzare. La fanciulla pregava giorno e notte gli spiriti di potersi trasformare in una stella, ma il suo desiderio non si realizzava. Così, una sera la giovane donna si impossessò di una canoa e la utilizzò per raggiungere il punto della palude in cui la luna si rifletteva per poterla toccar; malauguratamente la fanciulla si sporse troppo dalla canoa, cadde in acqua e annegò. Fu solo in quel momento che gli dei la trasformarono in un fiore a forma di stella che potesse galleggiare nelle paludi nelle notti in cui la luna risplendeva nel cielo.

Ninfea e fiore di loto: le differenze

Non è raro che la ninfea venga confusa con il fiore di loto. In verità, a un occhio attento, le differenze sono evidenti. Le due piante hanno un portamento sull'acqua ben distinto: mentre il fiore di loto ha le foglie che fuoriescono dall'acqua (anche se le prime foglie del loto rimangono appoggiate sulla superficie dell'acqua), la ninfea ha le foglie che poggiano completamente sull'acqua.