Una nuova riserva in Ecuador salverà migliaia di chilometri quadrati di foresta

Nella provincia di Morona Santiago, nell’Ecuador orientale, è stata istituita la riserva di Tarímiat Pujutaí Nunka per combattere la deforestazione, l’estrazione mineraria, il disboscamento e l’allevamento intensivo di bestiame e salvare il futuro del Pianera.
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Roberto Russo 19 Febbraio 2023

Buone notizie dall'Ecuador: il Paese a cavallo dell'Equatore ha riconosciuto una nuova riserva nella foresta amazzonica, nella speranza di proteggere le terre indigene da minacce come l'estrazione mineraria e l'allevamento intensivo. Si tratta della Riserva Tarímiat Pujutaí Nunka che si estende per circa 13mila chilometri quadrati di foreste andine e amazzoniche nella provincia di Morona Santiago, nella parte orientale del Paese, dove diverse comunità Shuar e Achuar da anni si oppongono a numerosi fattori di deforestazione.

L'area ospita foreste nebulose (si chiamano così le foreste umide sempreverdi tropicali o subtropicali), altopiani di arenaria, pianure amazzoniche e foreste alluvionali, tra gli altri ecosistemi. Vi si trovano oltre mille specie di uccelli (decine dei quali endemici della regione) e grandi mammiferi come giaguari, tapiri e orsi dagli occhiali. L'intento della riserva è proprio quello di fungere da corridoio per queste specie, dal momento che è collegata ad altre aree protette nell'Ecuador orientale e nel Perù settentrionale.

La zona è abitata da circa 200mila persone, la maggior parte delle quali di comunità indigene Shuar e Achuar che per anni hanno provato a ribellarsi all'invasione delle attività minerarie, di disboscamento e di allevamento del bestiame. Purtroppo lì, in quella zona, si registra uno dei tassi di deforestazione più alti del Paese, con una perdita di circa 89.000 ettari di copertura forestale all'anno.

Un cammino condiviso

L'istituzione della riserva Tarímiat Pujutaí Nunka, una delle più grandi della regione, è il coronamento di una campagna iniziata nel 2021 che ha visto l'impegno delle persone in dialogo con le autorità locali per far sì che si giungesse a questo risultato. Si è compiuto un percorso di democrazia consultiva: attraverso un “processo di consultazione pre-legislativa” ci sono svolti una ventina di incontri con i gruppi indigeni residenti per comprendere le loro diverse visioni per la riserva.

Significative in proposito le parole di Rafael Antuni, governatore di Morona Santiago, una delle ventiquattro province dell'Ecuador nel cui territorio insiste la Riserva: “Insieme, come Shuar, Achuar e meticci, conserviamo la nostra vita, espressa nella foresta pluviale, nei fiumi e nel clima, con la scienza e l'azione da cui tutti dipendiamo. Per il futuro delle nostre foreste, dei fiumi, degli animali e per il benessere dei nostri popoli e delle nostre nazionalità. Insieme possiamo farcela”. E poi ha chiosato: “Questa è un'iniziativa che ci permetterà non solo di preservare, ma anche di godere delle nostre foreste e del nostro clima, per offrire al mondo un ambiente sano”.