
Il biondo Tevere nell'immaginario comune è sempre stato uno dei protagonisti delle vacanze romane, a tal punto che i romani erano soliti immergersi per farsi il bagno, come da tradizione.
Negli anni questo corso d'acqua è diventato non balneabile e per di più in alcuni punti si accumulano i rifiuti, tanto da sembrare delle discariche a cielo aperto. Ohga aveva già trattato il tema in un numero di Contro Natura, la rubrica in cui raccontiamo tutti quei casi, italiani e internazionali, piccoli e grandi, in cui l’essere umano con le sue scelte e le sue azioni ha rotto o alterato l’equilibrio naturale delle cose.
Ora il Comune di Roma ha condotto una vasta operazione di pulizia del corso d'acqua assieme all'azienda di raccolta rifiuti della Capitale (AMA). Con una manifestazione di tre giorni dal nome "Tevere Day" che ha coinvolto cittadini e istituzioni sono state campionate e analizzate le acque del fiume per rilevare la presenza di microplastiche.
All'iniziativa ha partecipato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che in un post sui social ha dichiarato: "Oggi a Castel Sant’Angelo per il #TevereDay, un abbraccio di tutta la città al suo fiume. Ringrazio i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e AMA per il contributo alla buona riuscita di questa bella iniziativa. Rigeneriamo e prendiamoci cura del nostro fiume tutti insieme". Le operazioni di pulizia sono state svolte in collaborazione con l'assessorato all'Ambiente, l'associazione ambientalista Marevivo Onlus e il Rotary Club.
Nel corso delle operazioni di pulizia sono stati rinvenuti dal fondale e dalle sponde del fiume più di 175 metri cubi di scarti, complessivamente rimossi dalle squadre di Ama e avviati a trattamento nel corso delle 72 ore del Tevere Day.